Violentata e picchiata dall'uomo con cui conviveva, lo ha perdonato e ha deciso di sposarlo. Ma dopo le nozze lui ci è ricaduto, e l'ha massacrata di botte.

Arriva da Teramo l'ennesima storia di un amore malato e di indicibili violenze tra le mura domestiche. Protagonisti due 35enni, teramana lei, nigeriano lui.

A raccontarla il quotidiano Il Mattino.

I fatti contestati all'uomo risalgono al 2014. I due convivevano, lei era innamorata, ma un giorno lui ha abusato della compagna e l'ha picchiata.

"Lui è malato - aveva raccontato la donna ai giudici -, quando mi ha violentata aveva gli occhi fuori dalle orbite, parlava nella sua lingua". La 35enne fu trovata con gli abiti strappati e in stato di choc.

Il nigeriano fu allontanato dalla casa e sottoposto e Tso. Ma, una volta terminato il periodo di cura, fu proprio lei a volergli dare un'altra opportunità, convinta che lui si fosse "curato".

Ed invece così è sembrato per un po' di tempo, tanto che i due si sono anche sposati. Ma così non era perché lui un giorno, improvvisamente e senza apparente motivo, l'ha "massacrata di botte".

Lo ha raccontato la stessa donna nel dibattimento che riguarda quella vecchia storia del 2014. Ora i giudici hanno incaricato un perito, lo psichiatra Gianferruccio Canfora, di stabilire se il nigeriano sia capace di partecipare al processo, se è socialmente pericoloso e se al momento dei fatti fosse capace di intendere e volere.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata