La Polizia di Stato scende in campo con una campagna per l'individuazione dei "muli".

Sono, questi, i primi destinatari dei proventi di attacchi informatici e campagne di phishing: offrono la propria identità per l'apertura di conti correnti sui quali vengono poi accreditate le somme frodate a ignari cittadini con varie tecniche fraudolente.

Le operazioni, coordinate a livello internazionale da Europol e Eurojust, hanno portato, si legge in una nota, "all'esecuzione una molteplicità di operazioni di polizia giudiziaria nei confronti di gruppi criminali di diverse nazionalità ed estrazione, responsabili di cyber crimini finanziari ai danni di singoli cittadini, piccole e medie imprese ed importanti gruppi bancari e di intermediazione finanziaria".

L'operazione, "Emma 4", ha coinvolto praticamente tutta Europa e avviato 837 autonome indagini.

Solo in Italia, in totale, sono stati individuati 101 "money mule" di cui 50 arrestati e 13 denunciati.

Le transazioni fraudolente sono state 320, per un totale di circa 34 milioni di euro, di cui circa 20 milioni euro sono stati bloccati o recuperati.

(Unioneonline/D)
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