"Nessun passo indietro sul comportamento avuto dai giornalisti con la Raggi. L'assoluzione piena ha dimostrato che il fatto non sussiste e lo stato della stampa italiana".

Luigi Di Maio non ritratta le dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle nei confronti di giornali, radio e tv.

Motivo del contendere le pesanti accuse del pentastellato Alessandro Di Battista ai media italiani definiti "delle pu..." per il modo in cui hanno trattato mediaticamente il processo al sindaco di Roma.

Il ministro dello sviluppo Economico e del Lavoro è stato ospite a "Non è l'Arena" su La7 e, se possibile, ha rincarato la dose: "Troppi giornalisti peccano di disonestà intellettuale. Posso arrabbiarmi? Il processo alla Raggi è stato trasformato nel processo ad Al Capone".

Diversa la posizione del vice premier Matteo Salvini che, durante un convegno a Milano, ha provato a stemperare gli animi: "A noi i giornalisti stanno simpatici anche perché ci trattano sempre bene. Noi siamo dei signori".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata