Stop alle serrate dell'acqua in notturna e all'azione igienizzante del potabilizzatore: nella rete di distribuzione domusnovese torna l'acqua della sorgente, seppur torbida. Per evitare ulteriori, grossi, disagi la risoluzione del problema di non potabilità e quello del necessario rattoppo della rete colabrodo (disperde 3800 dei 4800 metri cubi immessi quotidianamente) vengono posticipati al termine della stagione estiva.

È il nuovo cambio di strategia deciso dall'amministrazione comunale per gestire la difficile situazione idrica e risolvere il problema della torbidità con il quale il paese convive da oltre 14 mesi. In pratica, si ritorna al recente passato escludendo dal circuito idrico il potabilizzatore comunale la cui azione, fin dal 6 aprile, necessitava quotidianamente (a causa del volume delle vasche di accumulo e delle grosse perdite della rete) di un'interruzione dell'erogazione dell'acqua all'utenza dalle 22 alle 6 del giorno dopo. "È la soluzione più saggia - spiega il sindaco Massimo Ventura - gli alti consumi di questo periodo ci costringerebbero a togliere ogni giorno l'acqua ancora prima delle 22 per favorire l'azione del potabilizzatore: oltre ai disagi già patiti i cittadini avrebbero dovuto sorbirsi anche quelli legati a scavi e interruzioni idriche nei periodi più caldi dell'anno. A breve affideremo ad una ditta la mappatura delle perdite e cercheremo, ove possibile, di intervenire subito per quelle più evidenti posticipando a dopo l'estate il grosso dei lavori".

Il ristagno d'acqua a valle del potabilizzatore segnalato dalla minoranza (L'Unione Sarda)
Il ristagno d'acqua a valle del potabilizzatore segnalato dalla minoranza (L'Unione Sarda)
Il ristagno d'acqua a valle del potabilizzatore segnalato dalla minoranza (L'Unione Sarda)

La minoranza consiliare non fa però sconti: in questi giorni ha protocollato un'accurata interrogazione consiliare chiedendo, invano, una seduta del parlamentino in diretta streaming. Il gruppo unico "Insieme per Domusnovas" ha anche chiesto spiegazioni per un grosso ristagno d'acqua a valle del potabilizzatore e inscenato una protesta nella strada d'accesso al potabilizzatore, ricordando le tante promesse del sindaco sul tema, disattese dai fatti.

"Il ristagno non è dovuto al potabilizzatore ma ad altre ragioni ed è stato prontamente risolto mentre abbiamo programmato una seduta del Consiglio comunale per l'8 giugno nella quale si discuterà anche l'interrogazione della minoranza", è la replica di Ventura. Il primo cittadino apre anche al confronto tra tecnici idrici e cittadini, inviatati, per evitare assembramenti, a prenotarsi in vista delle riunioni in aula consiliare. Non solo: è intendimento del Comune anche quello di far cessare il servizio di autobotte attivo fin da fine maggio 2019 per tre mattine a settimana al costo di oltre cinquemila euro al mese. "Stiamo studiando una soluzione che permetta di mettere a disposizione dei cittadini 6 rubinetti, provvisti di azione filtrante, disponibili per tutti a qualsiasi orario".
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