Mercoledì avevano manifestato davanti ai cancelli della portineria centrale dell’ex petrolchimico, un’iniziativa unitaria messa in campo a tutela dei diritti dei lavoratori delle aziende esterne. Una protesta contro gli appalti a ribasso portata avanti dai sindacati e dai lavoratori del settore coibenti e ponteggi dell’indotto, che ha portato a un risultato positivo.

“A seguito delle decise pressioni nei confronti della committente e di un proficuo e continuo confronto con la controparte datoriale Confindustria, il recente sit-in delle segreterie Filctem, Femca e Uiltec e dei lavoratori presso la portineria centrale dello stabilimento ha spinto le aziende interessate a contattarci e fare passi avanti nella vertenza del settore coibenti”.

A sostenerlo sono i segretari generali di Sassari della Filctem-Cgil Gianfranco Murtinu, della Uiltec-Uil Giovanni Tavera e della Femca Cisl Luca Velluto. Le aziende aggiudicatarie dei lavori quali Quadrifoglio srl per i ponteggi, Sa.Gest srl per i coibenti e bonifiche amianto, non intendevano assorbire tutti i lavoratori locali impiegati tuttora nei cantieri, proponendo condizioni e tutele contrattuali inferiori a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di settore.

“Nei prossimi giorni incontreremo le controparti - aggiungono i segretari Filctem-Cgil,Uiltec-Uil e Femca Cisl - e se le intenzioni manifeste si tramuteranno in un accordo potremmo ritenerci soddisfatti per aver difeso posti di lavoro, il contratto di settore e i diritti acquisiti. Nonostante questa vittoria possiamo dichiarare che il problema dei rinnovi degli appalti al ribasso e del dumping contrattuale rimangono due temi importanti e urgenti che dovremo affrontare con determinazione e unitarietà per preservare il tessuto industriale e i diritti conquistati nel tempo”.
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