Un appello importante, e che è giunto al nostro giornale con un breve messaggio inviatoci attraverso i nostri canali social.

L'estremo tentativo di avere delle risposte, e averle in tempi rapidi, perché purtroppo alcune malattie non lasciano spazio al tempo della burocrazia.

È la richiesta di aiuto di una moglie e mamma di Quartu, che vive con l'ansia di non riuscire più a trovare quel farmaco che, al momento, consente a suo marito di curarsi da un terribile male da cui è stato colpito.

Il principio attivo in questione, interferone, è contenuto in due tipologie di medicinali, Introna e Roferon. Ma al momento la risposta che la donna sente darsi dalle farmacie è che "questi medicinali, in Italia, sono disponibili solo fino ad esaurimento scorte".

"Peccato – ci spiega la lettrice, con cui abbiamo poi voluto parlare – che le scorte siano già esaurite. E mio marito si cura con tre iniezioni a settimana. Ora ci troviamo nella situazione di aver dovuto interrompere queste terapie così importanti, e non sapremo quando potremo riprendere".

Su suggerimento dell'ospedale in cui l'uomo è in cura, la coppia ha contattato la farmacia del Vaticano, che ha già ordinato il farmaco. "Ma arriva dall’estero – ci spiega ancora la donna – e non sapremo quando potremo davvero averlo, ci dicono minimo tre settimane. Non solo: il costo, visto che a questo punto dovremo interamente pagarcelo, è di 400 euro ogni venti giorni".

L'uomo soffre di una particolare tipologia di linfoma, che non si cura tramite radioterapia o chemioterapia ma unicamente con questo farmaco. E, come ci spiega la moglie, "ironia della sorte, pur avendo una grave malattia non abbiamo alcuna pensione di invalidità civile, poiché mio marito è stato riconosciuto invalido al 60%. Siamo entrambi disoccupati, e genitori di due figli piccoli".

L'appello della donna, come tuttavia tiene in ogni modo a precisare, non finalizzato ad avere il farmaco a titolo gratuito: è semplicemente per poterne disporre, per non spegnere quell'unica speranza di cura che al momento i medici offrono, e perché, in un paese civile, "non è possibile per un malato vivere con l'ansia di non trovare un farmaco così importante, dall'oggi con il domani".

Virginia Lodi
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