"Dalla tradizione si può costruire un processo futuro di innovazione e creare vera sostenibilità".

È il messaggio dell'assessore regionale all'Urbanistica Cristiano Erriu, ospite d'onore, oggi, alla conferenza internazionale "Abitare la terra 1998 - 2018: 20 anni di esperienze di recupero e riuso contemporaneo del materiale terra", in programma fino a domenica a Villamassargia ad opera dell'associazione "Città della Terra Cruda".

Le relazioni scientifiche illustrate durante il primo giorno di conferenza nella splendida cornice di Casa Fenu hanno inquadrato know how e possibilità di sviluppo che la terra cruda offre: "Vent'anni fa l'incontro con l'università di Cagliari - ha sottolineato l'assessore - è risultato fondamentale per creare una rete che oggi si è allargata ad altre regioni e Paesi. Alla politica viene chiesto oggi di creare le condizioni per la valorizzazione di case ed edifici in terra cruda che in Sardegna abbondano, soprattutto nella zona del Campidano: occorre un balzo in avanti soprattutto riguardo l'innovazione, il miglioramento della capacità di pianificazione urbanistica e il censimento del patrimonio abitativo".

Nelle intenzioni della Regione si mira anche a creare rilevanti ricadute economiche nel territorio: "Occorre creare una filiera - ha aggiunto Erriu - che passi anche per l'agroalimentare e il turismo slow, settori che aiutano a contrastare lo spopolamento delle zone interne: ci vuole il coraggio anche della politica per poter puntare sui progetti di qualità che in altri comparti, penso ad agricoltura ed enologia in particolare, hanno portato a risultati eccellenti".
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