La posta in gioco è la vita, non i soldi. Quelli non ci sono più. Ed è per questo che la maggior parte dei professionisti si tiene alla larga da un incarico che quasi nessuno conosce e vuole.

Non lo conoscono neanche quelli, tanti, che ne avrebbero disperatamente bisogno.

È una specie di avvocato delle cause disperate e perse, si chiama compositore delle crisi da sovra indebitamento.

La legge che lo istituisce ha un nome che spiega tutto: salva suicidi.

È l'ultima spiaggia di imprenditori e artigiani allo stadio "terminale" dell'insolvenza , quelli che hanno solo debiti e che sono talmente poveri da non poter neanche fallire.

L'avvocato olbiese Sara Pala è un "compositore".

Per imparare come tirare fuori dall'acqua quelli che stanno annegando, ha seguito un corso di alta specializzazione del Consiglio nazionale forense.

E il Tribunale di Tempio l'ha nominata (ci sono pochissimi precedenti) per salvare i naufraghi. Va detto subito, il dato è che bisogna studiare e lavorare molto, per guadagnare quasi niente.

«È vero - dice Sara Pala - ma non mi sembra questo il dato importante. È ovvio che il compositore, lavorando con persone che hanno solo debiti, non avrà parcelle d'oro. Ma il tema è un altro».

"C'è una speranza" - «Il dato - spiega Sara Pala - è che si può provare a rinascere e iniziare una nuova vita. C'è una speranza per chi vive situazioni drammatiche. Il problema, però, è che la legge salva suicidi, la numero 3 del 2012, è, di fatto, sconosciuta e quasi inapplicata. Perché riguarda i "piccoli", non gli imprenditori e le aziende che possono utilizzare gli strumenti della legge fallimentare».

La legge contro il sovra indebitamento è studiata per le crisi finanziarie irreversibili.

«Se un privato è travolto dai debiti, è oggetto di pignoramenti, ha risorse ridotte al minimo, e, inoltre, è sotto soglia per il fallimento, può entrare nella procedura della legge, nota come salva suicidi. In pratica, io verifico la consistenza del patrimonio e dei redditi, spalmo il debito su un arco temporale ultradecennale e in questo modo, la persona in difficoltà vede la luce. Perché inizia a pagare secondo le sue possibilità e contemporaneamente vengono bloccati i pignoramenti».

Il Tribunale di Tempio ha avviato diverse procedure di questo tipo, per piccoli imprenditori o artigiani di Olbia e Arzachena.

Salvare il salvabile - Le storie sono drammatiche, si parla di persone che vivono nell'angoscia.

Perché, da un momento all'altro, possono perdere la casa dove abitano, il furgone o il camion con il quale lavorano. L'avvocato Pala ha almeno tre casi molto difficili: «Siamo riusciti a evitare il pignoramento della casa di una olbiese che ha perso tutto e deve occuparsi dei figli con disabilità.

Poi abbiamo un artigiano che non perde il suo piccolo laboratorio e potrà pagare i debiti con il fisco, rateizzandoli.

C'è anche una persona con ludopatia conclamata e senza reddito alla quale le finanziarie hanno fatto 18 prestiti in pochi mesi. In questi casi, lavoriamo per annullare i debiti. È difficile, ma una speranza c'è. E bisogna sapere che esistono leggi che aiutano ad uscire dalla disperazione».

Andrea Busia

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