Potrebbe essere oggi il giorno della definitiva emanazione della nuova ordinanza regionale elaborata dalla giunta Solinas per il contenimento dell'epidemia di coronavirus in Sardegna.

Atteso da giorni, il provvedimento integrerà il Dpcm messo a punto dal Consiglio dei Ministri, cambiando però qualcosa.

Il testo, da quanto trapela, prevede modifiche a quello del governo centrale, con la chiusura dei bar spostata dalle 18 alle 20 e quella dei ristoranti posticipata alle 23.

Ancora: didattica a distanza alle superiori innalzata al 100%, teatri aperti ma con capienza ridotta al 20% e dimezzamento dei posti sui mezzi pubblici. In aggiunta, restrizioni sui collegamenti verso l'Isola.

La bozza sarebbe ormai pronta, ma il governatore Solinas si è preso ulteriore tempo per condividerla con Roma, per ottenere il definitivo via libera ed evitare così impugnazioni, come già accaduto in passato, da parte del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia.

Inoltre, lo stesso Solinas condividerà il testo definitivo con i capigruppo di maggioranza e anche con l'opposizione.

Si cerca, insomma, di ottenere e firmare un testo il più possibile mediato e condiviso.

Il tutto all'indomani delle proteste a Cagliari di ristoratori e imprenditori del settore sportivo e mentre l'Isola - come tutta Italia, come tutto il mondo - continua fare i conti e a combattere con la pandemia.

L'ultimo bollettino (LEGGI) emesso dall'unità di crisi regionale registra un nuovo record di casi - 362 - e sei nuove vittime. E dagli ospedali e dai medici arriva un ulteriore allarme sul rischio di imminente crollo della tenuta del sistema sanitario alla luce del continuo moltiplicarsi dei contagi.

(Unioneonline/l.f.)

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