Nella città di Cagliari i casi attuali di positività al nuovo coronavirus sono passati da 9 a 28 in una settimana. Lo fa sapere il sindaco Paolo Truzzu, che specifica come per la maggior parte si tratti di persone asintomatiche o con sintomi lievi. Tanto che "il 90% - precisa - è in isolamento domiciliare".

Una situazione tutto sommato non allarmante, nonostante la crescita dei contagi. "Ma ciò non significa che non ci sono rischi, un mondo senza rischio ancora non l'ho conosciuto. Ma la situazione rispetto alla primavera è decisamente più sotto controllo".

La sicurezza, continua il primo cittadino, la avremo "se manterremo tutti comportamenti responsabili, perché utilizzare la mascherina in luoghi affollati e al chiuso, anche se non piace a nessuno, limita i rischi ed è una forma di rispetto nei confronti di chi lavora".

Detto ciò, "un nuovo lockdown non è a mio parere nemmeno minimamente pensabile".

Truzzu poi parla del caso Sardegna e punge alcune testate nazionali protagoniste di titoli "sensazionalistici" sull'Isola.

"Avremmo avuto più sicurezza se i test allora si fossero fatti, come chiedeva Solinas, non per chiudere l'Isola agli untori ma per garantire maggiore serenità a tutti e tracciare per tempo eventuali focolai", afferma il sindaco, ricordando come a giugno a luglio, i contagi in Sardegna erano praticamente a zero.

"E non perché i sardi siano dotati di un dna che li rende più forti e resistenti, ma semplicemente perché sono stati più attenti e ligi, magari rinunciando a vacanze all'estero e a frequentare luoghi particolarmente affollati. Del resto ciò che accade dipende sempre da noi, dalle nostre scelte".

(Unioneonline/L)
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