L'Italia si prepara ad affrontare da domani l'avvio della cosiddetta Fase 2. Ma non sarà un periodo con norme uniformi sul territorio perché le Regioni hanno scelto di emanare diverse ordinanze ad hoc.

In Sardegna il governatore Christian Solinas concede il via libera alle messe e agli allenamenti individuali degli atleti, purché svolti a porte chiuse in centri all'aria aperta. Dall'11 maggio, poi, potranno riaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento.

In Lombardia riaprono i parchi, anche se con il divieto di assembramento, di utilizzo delle aree gioco e delle attrezzature sportive, e l'obbligo del rispetto della distanza sociale. Circa 900mila persone torneranno al lavoro.

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, sta invece pensando di consentire "di andare in barca in un numero limitato di persone, di poter lasciare il Comune" per fare acquisti o "spostarsi in macchina per andare a fare sport". Rimandate all'11 maggio eventuali aperture di parrucchieri, estetisti e ristoranti.

Da domani arriva l'obbligo in Piemonte della mascherina "in tutti i luoghi chiusi con accesso di pubblico". Sui mezzi pubblici, che saranno attivi al 50%, verranno distribuite gratuitamente per chi sarà senza. Via libera al cibo d'asporto, ma non a Torino, dove sarà possibile solo dal 9 maggio. Ripartono anche studi professionali e le attività di toelettatura per animali domestici.

Per la Valle d'Aosta entra in vigore una nuova ordinanza per alleggerire le restrizioni a vantaggio soprattutto dei professionisti della montagna.

In Veneto tornano al lavoro 1,2 milioni di persone. L'ordinanza firmata da Zaia è in linea con il Dpcm, anche se per il governatore "si può riaprire tutto". Banco di prova per il trasporto pubblico: a Venezia via alla sperimentazione dei vaporetti su "prenotazione". Negli ospedali tamponi obbligatori per chi si ricovera e per chi deve sottoporsi ad intervento.

Dal Trentino Alto Adige la novità sono gli spostamenti consentiti in tutta la regione, sia per trentini che altoatesini - non solo entro i confini provinciali quindi - e lo sport individuale, bici compresa, senza mascherina, ma solo in Trentino.

In Friuli Venezia Giulia è allo studio la possibilità di riprendere le visite agli anziani nelle case di riposo, mentre in Emilia Romagna da domani scatta l'obbligo della mascherina - sia nei locali pubblici, sia all'aperto - e resta il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Via libera invece alle biblioteche per il prestito dei libri, anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. Ok anche all'accesso alle seconde case, purché nell'ambito della stessa provincia, da soli e in giornata.

In Toscana riapertura "controllata" di parchi e cimiteri. A Firenze, per esempio, riapre il Duomo per la preghiera personale.

Il Lazio ha stabilito il prolungamento orario delle attività di mezzi pubblici e dei supermarket. Ancora allo studio future regole per bar e ristoranti e, attesissime, quelle sugli stabilimenti balneari, dove si propone il numero chiuso, e i parrucchieri. In tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso ci sarà l'obbligo della mascherina. Riaprono anche i set cinematografici, ma saranno blindati.

Le spiagge saranno accessibili nelle Marche ma solo per passeggiare e fare attività motoria. Libero accesso a parchi e aree verdi che resteranno comunque chiuse ad Ancona fino al 7 maggio. Nel capoluogo resta poi il divieto di accesso alle spiagge fino al 18 maggio.

In Campania via libera al cibo d'asporto, alle passeggiate senza limiti di orario e alla possibilità di correre. Consentite le attività di manutenzione e rimessaggio e anche la consegna delle barche.

In Puglia sì alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali: sarà possibile anche raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, così come saranno autorizzati gli spostamenti nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto.

Mentre dal 30 aprile sono aperti in Calabria bar e ristoranti, in un braccio di ferro con il governo che ha annunciato una diffida.

In Sicilia via libera al ritorno nelle seconde case, a condizione che non si faccia da spola con quella di residenza.

Le società sportive sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Divieto di accesso nell'isola almeno fino al 17 maggio.

Infine, Umbria, Abruzzo e Molise seguono sostanzialmente quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio, e la Basilicata ha stabilito comunque l'isolamento domiciliare e il tampone obbligatorio per chi torna da fuori.

(Unioneonline/s.s.)
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