Via libera del Consiglio dei ministri al "decreto ristori".

Il nuovo contributo a fondo perduto andrà "a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive", senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni) e avrà un tetto massimo di 150mila euro.

Nel testo si precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell'edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda: saranno esclusi dal ristoro "i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre" o quelli che hanno già cessato l'attività prima di questa data.

L'Agenzia delle entrare riaprirà l'apposito canale web per consentire di presentare le nuove istanze e calcolare il contributo, sulla base degli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza (cioè una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019). Le quote saranno "differenziate per settore economico" individuato in base ai codici Ateco. Per chi ha già ricevuto il contributo in estate il ristoro sarà "corrisposto dall'Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo".

Si prevede anche lo stop ai pignoramenti immobiliari fino alla fine dell'anno.

Nel decreto, ha poi aggiunto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo su Facebook, è prevista un'indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonchè gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d'opera.

Infine, tra le misure spuntano anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire "tamponi antigenici rapidi" e il blocco dei licenziamenti prorogato fino al 31 gennaio prossimo.

LE FIERE - Un fondo da 400 milioni di euro andrà alle fiere internazionali cancellate per la pandemia. Le risorse aggiuntive vanno ad incrementare il cosiddetto "fondo 394 Simest", dedicato ai finanziamenti agevolati. "La disposizione prevede, ai commi 1 e 2, il rifinanziamento del "fondo 394" e del fondo istituito dall'art. 72 del decreto-legge n. 18 del 2020 e volto ad erogare cofinanziamenti a fondo perduto alle imprese esportatrici che ottengono finanziamenti agevolati a valere sul predetto "fondo 394"", si legge nella relazione tecnica del testo dell'articolo. (Unioneonline/F)
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