Gli aeroporti sardi tirano un sospiro di sollievo.

La settimana ferragostana fa registrare a Cagliari, Olbia e Alghero numeri decisamente in rialzo rispetto alla prima parte di questa stagione turistica iniziata in ritardo a causa del lockdown. Un'estate pesantemente condizionata da regole e limiti fissati per gli spostamenti da una località all'altra.

Se è vero che il numero dei voli resta inferiore allo scorso anno in tutti gli scali isolani e che anche i passeggeri sono di meno, occorre aggrapparsi ai coefficienti di riempimento degli aerei.

Propende all'ottimismo Renato Branca, ad Sogaer, la società che gestisce l'aeroporto di Cagliari. "Nei primi tredici giorni di agosto i passeggeri in arrivo e partenza nello scalo sono stati 151mila e 774, con un incremento del 100% rispetto allo stesso periodo del mese scorso -afferma - agosto chiuderà con una crescita di oltre il 35% rispetto a luglio, che si è chiuso con 244mila passeggeri".

Anche da Olbia arrivano segnali di ripresa. "Per la settimana di Ferragosto, ossia dal 14 al 23 agosto, si stima un flusso di circa 139mila passeggeri, per un totale di mille e 80 voli tra arrivi e partenze", fa sapere la Geasar, che gestisce il "Costa Smeralda" e che è ha dovuto fare i conti con una chiusura più lunga per via dei lavori di restyling della pista. "Il 67% dei passeggeri hanno come origine o destinazione il mercato italiano, con un +4% rispetto alla settimana di ferragosto dell'anno scorso". Ma quel che vale la pena evidenziare, concludono dalla Gallura, "è il progressivo miglioramento dei coefficienti di riempimento, che si attestano su un valore medio del 78%".

Sebbene i movimenti in meno rispetto a un anno fa siano 122 e i passeggeri siano calati di 18mila e 300 unità, la Sogeaal di Alghero si può considerare soddisfatta delle performance di metà agosto. Anche in questo caso gli occhi sono puntati con il coefficiente di riempimento dei velivoli, più che raddoppiato rispetto a un mese fa: ora è al 65%.

(Unioneonline/F)
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