Da circa vent'anni lavorano per otto mesi su dodici da precari. Sono gli avventizi dei Consorzi di bonifica che stamattina protestano sotto il Consiglio regionale per chiedere l'applicazione della legge che ne prevede la stabilizzazione.

"Anche se - fa notare Franco Pani della Uil - gli stanziamenti non sarebbero sufficienti per l'assunzione di tutti". Infatti, aggiunge, "servono sei milioni annui, mentre la legge di stabilità ha stanziato 4 milioni nel 2020, 5 nel 2021 e 5 nel 2022". Quindi, "chiediamo al Consiglio di reperire le risorse mancanti, e in ogni caso di iniziare con le stabilizzazioni con i soldi a disposizione al momento".

Emanuele Cani di Fai Cisl ricorda che "tutti i consorzi di bonifica hanno buchi d'organico, chiediamo che vengano coperti dai precari così da non sprecare le professionalità".

I precari sono otre duecento in tutta la Sardegna (ottanta a Sassari e novanta a Cagliari). A fine mattinata una delegazione dovrebbe essere ricevuta dal presidente del Consiglio Michele Pais e dai capigruppo.

(Unioneonline/F)
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