Viaggia a due velocità il mercato immobiliare sardo.

Secondo quanto riportano i dati dell’Osservatorio di Immobiliare.it relativi al primo trimestre del 2020, i prezzi degli immobili in vendita perdono ancora lo 0,9%, mentre i canoni di locazione risultano in risalita dell’1,7%.

In base alla rilevazione di marzo, per comprare casa in regione la richiesta media è di 1.925 euro al metro quadro, mentre per gli affitti il canone medio è di 8,18 euro/mq.

Se a livello regionale l’oscillazione dei costi per le compravendite è in territorio negativo, non si rileva lo stesso trend in tutte le città capoluogo di provincia: Cagliari è quella che registra la perdita maggiore (-1,2%), stabile Oristano (-0,1%), positive invece le oscillazioni dei prezzi a Sassari (+1,8%) e Nuoro. Quest’ultima, in particolare, vede balzare i costi delle case in vendita di oltre cinque punti percentuali (+5,6%), accorciando la distanza con i prezzi richiesti a Oristano. La città più cara in cui comprare casa in regione, però, si conferma Cagliari che con i suoi 2.112 euro al metro quadro supera anche la media regionale.

Guardando invece al comparto delle locazioni si scopre che il trend regionale al rialzo coinvolge quasi tutte le province. Sale in particolare Sassari (+1,4%), a seguire Cagliari (+1,1%) e stabile Nuoro con un’oscillazione minima di mezzo punto percentuale. In questo quadro fa eccezione Oristano che prosegue al ribasso con una perdita del 3,3%.

Oristano e Nuoro sono anche le città più economiche in cui affittare casa in regione: per un bilocale da 60 metri quadri è necessario mettere in conto una spesa mensile di circa 370 euro. Prezzi ben diversi da quelli che si registrano a Cagliari, anche in questo settore la più cara in regione. Per la stessa tipologia di alloggio qui vengono infatti richiesti in media 565 euro.

(Unioneonline/F)
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