Il settore agricolo del Veneto cerca 7mila lavoratori stagionali, in vista dell'imminente raccolta di frutta e ortaggi.

La stima viene dalla Coldiretti regionale, in base alle presenze dello steso periodo del 2019, su un comparto primario che in Veneto lo scorso anno ha impiegato 75 mila stagionali, operai meccanici e specializzati compresi. "Ancora sette giorni - afferma il presidente di Coldiretti Veneto, Daniele Salvagno - e il prodotto sarà maturo a Verona e nel rodigino, ma senza la forza lavoro straniera nessuna fragola 'Made in Veneto' arriverà sulle tavole dei consumatori italiani".

Si richiede "la riapertura delle frontiere e la semplificazione dei voucher insieme alla possibilità di occupare per le attività agricole di raccolta anche i lavoratori messi in cassa integrazione a seguito del blocco delle altre attività".

Per quanto riguarda in particolare i lavoratori stranieri, i picchi degli ingressi si registrano tra marzo e aprile, con la maturazione di ortaggi e frutta, per poi rialzarsi nuovamente verso l'estate e a settembre con le vendemmie programmate.

(Unioneonline)
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