Per Air Italy "il quadro generale che si sta delineando porta ogni considerazione oltre la soglia della mera preoccupazione, rappresenta un allarme serio che getta più di un'ombra sulla capacità di garantire la continuità industriale della compagnia e con essa il mantenimento dei più di 1.200 posti di lavoro suddivisi tra Sardegna e Lombardia".

L'allarme è stato lanciato dai sindacati in una lettera inviata ai ministri del Lavoro Nunzia Catalfo, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dei Trasporti Paola De Micheli, e ai presidenti della Sardegna e della Lombardia, Christian Solinas e Attilio Fontana.

Nella missiva si chiede un incontro urgente e l'apertura di un tavolo di confronto tra le parti sulla crisi della compagnia.

"Il silenzio dei responsabili di tale crisi è ormai assordante", evidenziano i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, che "ormai da alcuni mesi hanno posto all'attenzione" del Governo e degli enti locali "la gravissima situazione in essere nella società".

Intanto da alcuni giorni sta circolando l'indiscrezione, secondo la quale Akfed, il fondo dell'Aga Khan, potrebbe lasciare la compagnia.

"È imminente un drammatico collasso dell'insieme organizzativo" della compagnia, sostengono Cgil, Cisl, Uil e Ugl in una nota unitaria. "È sempre più evidente il fallimento del progetto originario, che si consuma in un totale e assordante silenzio".

(Unioneonline/F)
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