Giornata cruciale per i trasporti in Sardegna.

A Cagliari l'assessore regionale Giorgio Todde incontra i rappresentanti delle compagnie di navigazione, mentre a Olbia Air Italy ha convocato i sindacati per discutere del piano di chiusura dello scalo gallurese.

Sul fronte dei traghetti, il vertice è stato deciso dopo l'aumento dei costi per le merci. Nei giorni scorsi si sono svolte le proteste nei principali porti dell'Isola. E sulla questione è stata annunciata anche un'interrogazione urgente al governo. Protagonisti sono stati gli autotrasportatori. "Folle l'aumento delle tariffe - ha detto Arnaldo Boeddu, segretario della Filt Cgil - si tratta dell'ennesima ingiustizia a danno dei sardi sotto l'aspetto economico e sociale".

Il rincaro è entrato in vigore il primo gennaio a seguito di un nuovo regolamento europeo che impone la riduzione globale delle emissioni di anidride carbonica grazie all'uso di carburanti con basse concentrazioni di zolfo. L'aumento delle tariffe è stato stimato in circa il 25%.

AEREI - A Olbia, intanto, Air Italy ha chiamato a raccolta i sindacati Filt Cgil, fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporto aereo, Anpac e Anpav. Al centro dell'incontro, la discussione sulle "misure relative al periodo di chiusura temporanea dell'aeroporto di Olbia".

Lo scalo infatti dal 3 febbraio sarà chiuso al traffico fino al 13 marzo. Cancellati i voli Air Italy Olbia-Roma-Fiumicino e Olbia-Milano-Linate (andata e ritorno).

(Unioneonline/s.s.)
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