Aprono a Cagliari e Sassari i nuovi spazi di Cassa depositi e prestiti.

L'obiettivo, che arriva in collaborazione con la Fondazione di Sardegna, azionista di Cdp, è chiaro: avere a disposizione un punto di incontro per i faccia a faccia con chi rappresenta il territorio, pubbliche amministrazioni e imprese.

Presenti a Cagliari anche i vertici di Cdp, fra cui l'amministratore delegato Fabrizio Palermo e i responsabili dei settori imprese e territorio Nunzio Tartaglia e Luca D'Agnese, che hanno siglato il protocollo d'intesa.

"Vogliamo - ha spiegato Palermo - affiancare la presenza sul territorio alla sostenibilità pensando ai progetti di medio lungo termine. Noi ci posizioniamo in una logica di supporto. Abbiamo usato molto la leva finanziaria. Ma è importante anche il contributo per trovare delle soluzioni ai progetti con tecnici ed esperti". "I punti di ascolto sul territorio - ha poi aggiunto - servono a capire le esigenze particolari del posto in cui operiamo. Stiamo puntando su innovazione, anche in Sardegna che ha già fatto partire in questo settore tante iniziative, ma anche su internazionalizzazione ed export".

Palermo ha parlato anche dei settori "crescita" e "accesso al credito". Dopo la Sardegna saranno aperti sportelli in tutta Italia.

"Da molti anni la Cassa fa già molto per la Sardegna - ha detto il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras - attraverso la nostra Fondazione. Ciò che si vuole fare ora è avere un contatto più stretto con il territorio. Oggi la Cassa si occupa di una molteplicità di aspetti, da infrastrutture e innovazione. E c'è bisogno di questa vicinanza per assistere e seguire delle buone idee".

CHRISTIAN SOLINAS - "Partendo dalla partita da 2,1 miliardi di euro con lo Stato possiamo ragionare con Cdp - ha detto con l'occasione il governatore Christian Solinas - su alcuni importanti progetti. Uno di questi è l'alta velocità. Finora in questo settore si è intervenuto con carrozze e vagoni. Ma i treni sono ancora diesel e al di sopra di una certa velocità non si va. Allora vale la pena pensare a un investimento importante che significa subito dare lavoro per i 30mila disoccupati dell'edilizia. Significherebbe in maniera sostanziale cambiare il modo di abitare la Sardegna. È un modo per rispondere da una parte al problema dello spopolamento e del sovraffollamento delle aree urbane".

Altro tema, la sanità. "Da quanti anni non si costruisce un ospedale pubblico nuovo? Da decenni - ha detto Solinas - L'idea è quella di investire non solo in interventi tampone: un ospedale vecchio ha anche molti costi. Stiamo pensando a interventi in diversi centri dell'isola. Alcuni esempi: a Cagliari e a Sassari. Ma anche - senza escludere la possibilità di intervenire in altre zone - nel Sulcis Iglesiente con un ospedale baricentrico per Carbonia e Iglesias".

TRUZZU - Il benvenuto a Cdp anche dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Che ha già anticipato di essere interessato ad avviare un confronto: "Siamo convinti che si possa fare tanto - ha detto Truzzu - Con il pubblico e con il privato".

(Unioneonline/v.l.)
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