Ad aprile il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 14,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.373,3 miliardi.

Lo ha ha reso noto la Banca d'Italia nel suo bollettino statistico "Finanza pubblica, fabbisogno e debito".

L'incremento riflette, spiega l'istituto, oltre al fabbisogno del mese (2,8 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,6 miliardi, a 58,5); gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di ulteriori 0,4 miliardi.

Entrando nello specifico dei sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 13,9 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,9 miliardi. Il debito degli enti di previdenza, conclude la Banca d'Italia, è rimasto pressoché invariato.

Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,4 miliardi, in aumento dell'1,3% (0,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Nei primi quattro mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 122,5 miliardi, in aumento dello 0,7% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

(Unioneonline/F)
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