"Non è la febbre a 40 ma neanche a 37. Questo livello dello spread non possiamo mantenerlo troppo a lungo, non tanto per l'impatto sugli interessi sul debito che è molto lento, ma perché pone un problema per la parte più debole del sistema bancario".

Lo ha detto Giovanni Tria nel corso della registrazione di "Porta a Porta".

Oggi lo spread ha raggiunto quota 321, e le banche sono crollate a Piazza Affari. Da Bpm (-4,76%) a Ubi (-4,14%), passando per Unicredit (-3,37%) e Intesa Sanpaolo (-3,43%).

Segnali preoccupanti, che consiglierebbero di far calare il differenziale tra Bund tedeschi e Btp. Come? Tria non lo dice, sa che attirerebbe a sé gli strali della maggioranza di governo.

"Per ora non ci sono motivi per cambiare la manovra, pensiamo che sia corretta", ha detto rispondendo alla domanda se il governo sia disposto a modificare la legge di bilancio in caso di peggioramento della situazione dei mercati e di seconda bocciatura da Bruxelles. Salvo poi dichiarare che "se dovesse verificarsi una crisi come il 2008 qualcosa cambieremmo".

La lettera della Commissione Ue ha lasciato il ministro dell'Economia "perplesso e un po' sorpreso per alcune valutazioni superficiali".

Tria ha inoltre invitato tutti ad "abbassare i toni", che "gonfiano" la situazione. E ha rassicurato: "Non c'è nessun piano B (di uscita dall'euro, ndr), il Mef controlla ed è pronto a intervenire. E il 2,4 di deficit è il tetto massimo".

CASALINO E LO SCONTRO CON M5S - Non poteva mancare, da Vespa, una domanda su quell'audio di Rocco Casalino: "Faremo fuori quelle m...e dei tecnici del Mef", diceva ai giornalisti il portavoce di Palazzo Chigi. Tria non si è abbassato: "Non commento volgarità e minacce", ha risposto.

Prendendosi la replica piccata del Movimento 5 Stelle: "L'audio rubato (in realtà era stato inviato da Casalino ai giornalisti affinché lo pubblicassero come retroscena non attribuito a lui per minacciare il Mef, ndr) al Portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è una vergognosa pagina di giornalismo. Il portavoce riportava la linea di M5S, perché noi tutti siamo convinti che alcuni tecnici del Mef non svolgono il loro ruolo con indipendenza e professionalità. Ci sorprende che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo ministero li difenda a prescindere".

Anche Conte ha difeso il suo portavoce dal ministro dell'Economia: "Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto affermato un mese fa, quando ho espresso piena fiducia a Rocco Casalino".

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata