"Non stanno attaccando un governo, stanno attaccando un popolo". Questa la reazione a caldo di Matteo Salvini dopo la bocciatura della manovra italiana da parte di Bruxelles.

"Queste sono cose che fanno irritare ancora di più gli italiani, e poi qualcuno si lamenta che l'Unione Europea è al minimo della popolarità", ha affermato il ministro a margine della sua visita a Bucarest.

"Noi andremo avanti, altri Paesi hanno fatto peggio. Io non tolgo un euro per i giovani, per cancellare la Fornero, per i disabili", ha aggiunto il vicepremier.

Luigi Di Maio ha invece affidato la sua reazione a un post su Facebook: "Sappiamo di essere l'ultimo argine per la salvaguardia dei diritti sociali degli italiani, per questo non vi deluderemo. Sappiamo che, se dovessimo arrenderci, farebbero velocemente ritorno gli 'esperti' pro banche e pro austerity. E quindi non ci arrenderemo. Sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta".

Poco prima della bocciatura di Bruxelles il capo politico M5S aveva detto, a proposito delle oscillazioni dello spread: "L'andamento dello spread dimostra che i mercati vogliono bene all'Italia, molto più bene di alcuni commissari europei".

"Non ha senso cambiare la manovra ora", è la reazione di Giuseppe Conte. "Il deficit/Pil - aggiunge - resta al 2,4% e sono pronto al confronto con i leader europei per spiegare la bontà del provvedimento".

Sergio Mattarella (Ansa)
Sergio Mattarella (Ansa)
Sergio Mattarella (Ansa)

Il governo tira dritto dunque, ma arriva il monito di Sergio Mattarella: "L'equilibrio di bilancio è una sfida a cui nessuna amministrazione può sottrarsi", ha dichiarato il Capo dello Stato all'assemblea dell'Anci in corso a Rimini. "La logica dell'equilibrio di bilancio - ha aggiunto - non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e sostenibilità e, al contempo, scongiurare che il disordine di enti pubblici e della pubblica finanza produca contraccolpi pesanti soprattutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, e per le imprese che creano lavoro".

Prova a gettare acqua sul fuoco il presidente della Camera Roberto Fico: "Ci sarà una interlocuzione costante tra il governo e la Commissione Ue. Non mi sembra ci siano dinamiche dell'uno contro l'altro, ma dinamiche di spiegazione degli interessi italiani e dell'Europa".

"Fermatevi", è invece l'invito di Matteo Renzi. "Per anni abbiamo lottato per recuperare credibilità in Europa e sui mercati. Adesso Salvini e Di Maio, con il loro portavoce Conte, sfasciano la tenuta economica del Paese, e il dramma è che non riusciranno comunque a mantenere le folli promesse elettorali. Neanche con il deficit al 2,4%", ha scritto su Facebook il senatore Pd. "Al motto di 'me ne frego' - ha aggiunto - stanno portando il Paese in recessione. Fermatevi, l'Italia non merita una nuova crisi finanziaria".

Attacca anche la capogruppo alla Camera di Forza Italia Mariastella Gelmini: "Il governo ottiene ciò che voleva. Adesso Di Maio e Salvini avranno un nemico in più contro cui sbraitare. Invece, per una volta, l'Europa prova a salvare i risparmi degli italiani".

(Unioneonline/L)
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