Tra i temi del decreto milleproroghe, al centro dell'attenzione del Parlamento, c'è anche la discussione sulla possibilità di estendere o meno la moratoria per l'entrata in vigore dei divieti relativi all'utilizzo della sperimentazione animale per lo studio delle sostanze d'abuso e degli xenotrapianti ovvero il trapianto di cellule, tessuti, organi o parti anatomiche tra diverse specie animali. Su questo punto manifestano preoccupazione i dottorandi che operano all'interno delle strutture di ricerca dell'Università di Cagliari che ritengono "fondamentale rimarcare l'importanza che la sperimentazione animale ha avuto ed ha tuttora nella ricerca biomedica".

I dottorandi spiegano che "differentemente da quanto ci viene raccontato da gruppi animalisti, o presunti tali, oggi non sarebbe possibile avvalersi di pacemaker o ricostruire valvole cardiache senza l'esperienza maturata dagli xenotrapianti nei modelli animali, e in aggiunta, non esistono ancora valide alternative per lo studio di fenomeni complessi quali la dipendenza da alcol e droghe".

"L'eliminazione della proroga - aggiungono - non soltanto avrebbe pesanti ripercussioni a livello delle università italiane e dei ricercatori, che non avrebbero più la possibilità di competere e accedere ai fondi comunitari, ma coinvolgerebbe direttamente gli attuali e futuri pazienti ai quali verrà negata la speranza di poter usufruire di validi trattamenti con solide basi scientifiche".

Infine un appello: "Confidiamo nella serietà e nella competenza dei nostri parlamentari e delle nostre istituzioni, invitandoli a riflettere sulla portata che tale decisione potrebbe comportare. In Italia siamo cresciuti, ci siamo formati e vorremmo costruire il nostro futuro: non lasciate che il frutto di tali fatiche venga raccolto da altri".
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