San Vero Milis, l'arte dell'intreccio si mostra alla Triennale di Milano
Un'esposizione che unisce tradizione, design, biologia e arteL'artigianato di San Vero Milis va in scena alla triennale di Milano. L'occasione arriva dalla XXII Esposizione internazionale dell'Istituzione culturale lombarda, in programma dall'1 marzo: una grande vetrina, divenuta possibile grazie all'iniziativa della Fondazione MEDSEA e con il supporto della Fondazione LUMA.
I manufatti tipici del territorio sanverese, ripensati attraverso le diverse indicazioni del design contemporaneo, saranno ospitati nell'ambito dell'esposizione "Broken Nature", che propone cestini i cui inserti in tessuto sono stati colorati con i pigmenti delle alghe, e ancora rivestimenti per le bottiglie, contenitori realizzati con la tecnica dell'intreccio maschile in olivastro e canne, manufatti intrecciati con la fuscella.
L'iniziativa si inserisce nel contesto più ampio del progetto Maristanis per la tutela e lo sviluppo sostenibile delle zone umide, declinata nelle sue possibili espressioni artistiche.
Gli oggetti esposti mostrano cosa può nascere dalla combinazione fra biologia e design: oggetti domestici in microalghe e biopolimeri stampati in 3D, tessuti tinti e stampati con pigmenti di alghe, biolaminati con polimeri a base di alghe e amido, cestini ibridi che combinano la stampa e la tessitura a mano in 3D e oggetti tessuti a mano con fibre di zone umide tra cui le alghe.
La mostra comprende una selezione di un centinaio di progetti degli ultimi tre decenni, esempi di design, architettura e arte ricostituente di caratura mondiale. Tra di essi, "Broken Nature" ospita pietre miliari come l'Hippo Roller di Pettie Petzer e Johan Jonker, il progetto residenziale Quinta Monroy di Elemental, le 100 sedie in 100 giorni di Martino Gamper, ed Eyewriter low-cost di Zach Lieberman (e altri), un sistema open source di tracciamento oculare. Per la prima volta vengono inseriti in un unico dialogo e in un unico spazio, svelando il potenziale del design come catalizzatore di cambiamenti sociali e comportamentali.
L'esposizione è aperta sino all'1 settembre 2019.
(Unioneonline/v.l.)