L'adozione del documento - spiega una nota della Regione - è stata deliberata dal Comitato regionale faunistico, presieduto dall'assessore dell'Ambiente, Andrea Biancareddu. "Tra gli elementi di novità del Calendario - spiega l'assessore Biancareddu - vi è l'anticipo, con inizio il 22 settembre, dell'apertura generale della caccia. Si tratta di una decisione presa dopo una attenta valutazione delle istanze dei cacciatori sardi e nel rispetto delle normative di legge. L'apertura dell'attività venatoria il giorno 22 settembre riguarda tutta l'avifauna con esclusione della cornacchia, della ghiandaia e del colombaccio, poiché il posticipo di caccia tali specie è finalizzato alla nostra richiesta dell'apertura a febbraio", puntualizza l'esponente della Giunta regionale. Il calendario venatorio nell'edizione 2013/2014 tiene conto anche di un altro elemento che sta particolarmente a cuore i cacciatori e che rappresenta un motivo di particolare soddisfazione per l'assessore Biancareddu: l'apertura di un tavolo tecnico tra i Ministeri competenti (Politiche agricole e Ambiente), la Regione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'Ispra, finalizzato a determinare una rivisitazione delle date di chiusura della caccia alla migratoria (in particolare del tordo), così come richiesto espressamente nelle scorse settimane dall'assessore. Il tavolo tecnico si è dimostrato, infatti, disponibile ad approfondire i dati in possesso della Regione e a valutarli scientificamente per poi decidere. Ma contro il calendario venatorio, proprio due giorni fa le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d'Intervento Giuridico e Lega per l'Abolizione della Caccia hanno presentato ricorso alla Commissione Europea.

Il calendario venatorio è consultabile anche online sul sito
sardegnambiente.it.
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