Il Senato dà il primo via libera, con la fiducia, al decreto sicurezza con 163 i voti favorevoli, contro i 59 no e i 19 astenuti. Alla maggioranza, però, sono mancati i voti dei "dissidenti" del Movimento 5 Stelle.

Ovvero: Paola Nugnes, Elena Fattori, Gregorio De Falco e Matteo Mantero, che sono usciti dall'aula di Palazzo Madama al momento del voto.

La maggioranza si è dunque ricompattata dopo gli scricchiolii della vigilia.

Merito di un vertice chiarificatore, tenutosi a Roma questa mattina.

Un faccia a faccia di cui ha dato conto Luigi Di Maio, postando una foto sul suo profilo Instagram.

"Questa mattina colazione dal ministro Alfonso Bonafede per fare il punto sulle misure anti corruzione che presto saranno discusse in Parlamento: carcere per i corrotti, daspo ai corrotti, prescrizione dopo il primo grado di giudizio dei processi penali", ha scritto il ministro del Lavoro.

All'incntro presenti anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e con il senatore Gianluigi Paragone.

"Quest'ultima- ha aggiunto Di Maio - è una nostra battaglia fondamentale di giustizia - aggiunge - Non ci saranno più furbetti che la fanno franca perché possono permettersi di sostenere i costi di un processo che dura anni fino a che non scatta questa clausola che li salva prima della sentenza. Non ci saranno più stragi in parte impunite come quelle di Viareggio o come quelle dell'amianto. Non ci saranno più stupri senza colpevoli. Non ci saranno più corruttori che la fanno franca".

(Unioneonline/l.f.)
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