Sparatoria a Las Vegas: diverse persone sono state raggiunge da colpi di arma da fuoco esplosi davanti a un casinò, il Mandalay Bay, mentre era in corso un concerto di musica country.

Ci sarebbero 58 morti e un numero imprecisato di feriti: 515 secondo l'ultimo bilancio.

L'attentatore, Stephen Paddock - un uomo bianco di 64 anni -, si è ucciso dopo aver commesso la strage: "Era un lupo solitario e ha agito senza nessun'altro", dice la polizia.

LA DINAMICA - Secondo le prime informazioni, Paddock ha sparato dalla finestra della sua camera al Mandalay Bay, dal 32esimo piano.

Dopo la prima raffica di mitra, ha atteso che la gente si rialzasse per colpire il pubblico con una nuova scarica di proiettili.

Nella stanza d'albergo sono state trovate altre otto pistole.

"NON È TERRORISMO" - La polizia non considera la sparatoria come un atto terroristico, anche se è arrivata la rivendicazione dell'Isis. Restano oscuri i motivi che hanno spinto il killer ad affacciarsi dalla finestra e aprire il fuoco alla rinfusa.

Secondo alcuni media, si sarebbe convertito all'Islam mesi fa.

I TESTIMONI - Stando alle testimonianze l'attentato è durato circa 20 minuti. "Abbiamo sentito gli spari di una mitragliatrice mentre eravamo nella nostra stanza d'albergo", ha detto una donna a una tv svizzera.

"La polizia ci ha detto di rimanere nella nostra camera, togliere le scarpe e bloccare le porte - ha aggiunto -. Gli elicotteri circondavano l'hotel, tantissimi agenti erano nei corridoi".

La Farnesina intanto sta verificando la presenza di italiani tra le persone coinvolte.

TRUMP - "Tristezza, dolore e choc, è un atto di pura malvagità", ha dichiarato il presidente Usa in una dichiarazione dalla Casa Bianca. Trump ha ringraziato la polizia di Las Vegas e i soccorritori per la "rapidità con cui hanno agito, che ha del miracoloso". Il presidente ha poi annunciato che in tutto il Paese le bandiere americane saranno esposte a mezz'asta, e che mercoledì sarà a Las Vegas per incontrare i soccorritori, i parenti delle vittime e i feriti. Nessun riferimento alla rivendicazione dello Stato Islamico, giunta poco prima del suo discorso tramite l'agenzia di stampa Amaq.

"ARMI, NESSUNA DISCUSSIONE" - "Non è il momento giusto per un dibattito sul controllo delle armi". A dirlo è la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, rispondendo alle domande dei giornalisti dopo la strage di Las Vegas. "C'è un tempo e un luogo per il dibattito politico, ma ora è il momento di unire il Paese".

Sono diversi i membri del Congresso americano che hanno chiesto di riaprire un dibattito sul controllo delle armi. Il leader della minoranza democratica alla Camera, Nancy Pelosi, ha auspicato un provvedimento che imponga controlli preventivi su chi acquista armi e la creazione di un comitato parlamentare sulla violenza armata. Il presidente americano Donald Trump si è più volte dichiarato a favore della libertà di possedere armi.

I TWEET DI TRUMP E GENTILONI:

IL VIDEO DEGLI SPARI:

LE IMMAGINI:

LA TESTIMONIANZA DEL FRATELLO:

(Redazione Online/s.s.-D-L)
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