Ricorso respinto e il progetto va avanti: la Regione può utilizzare i tecnici del Comune di Olbia per le operazioni del cosiddetto "Piano Mancini", il pacchetto di interventi "anti alluvione" osteggiato da sindaco Settimo Nizzi.

Lo ha stabilito il Tar della Sardegna rigettando la richiesta di sospensiva (presentata dal Comune di Olbia) dell'ordinanza di fine gennaio, firmata dall'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda.

Per i giudici amministrativi, la Giunta regionale, e in particolare Maninchedda (commissario attuatore per la realizzazione delle opere contro il dissesto idrogeologico) ha operato correttamente, con un provvedimento che prevede l'utilizzo diretto dei tecnici del Comune della città gallurese.

In pratica, Maninchedda, dopo avere preso atto della volontà di Nizzi di sospendere l'attuazione del Piano Mancini, aveva "commissariato" il Comune di Olbia. Secondo il Tar, il progetto da 100 milioni di euro, deve andare avanti per ragioni di incolumità pubblica , con la demolizione delle opere pericolose e la realizzazione delle vasche di laminazione.

Sono proprio queste ultime opere ad avere determinato l'ostilità del sindaco Nizzi, che le considera non adeguate. Inoltre le vasche di laminazione sono collegate a un piano espropri di vasta portata.
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