Grande folla, questo pomeriggio a Quartu, nella basilica di Sant’Elena, per l’ultimo saluto a Luca Pusceddu, il bambino di 10 anni morto dopo una caduta sul campo da gioco del centroSan Francesco, dove frequentava la scuola calcio. Alla cerimonia, oltre al sindaco Stefano Delunas e alla bandiera del calcio sardo e italiano, Gigi Riva, hanno partecinato centinaia di bambini di tutte le scuole calcio dell’area vasta di Cagliari e due giovanissimi del Cagliari calcio.

Intorno alle 16,20 la piccola bara bianca con dentro il corpo del piccolo Luca Pusceddu è uscita dal portone basilica di Sant’Elena fra gli applausi. I bambini delle scuole calcio dell’area vasta di Cagliari hanno liberato dei palloncini lasciandoli volare verso il cielo. Sul sagrato, mazzi di gigli. La bara è stata caricata su un’auto funebre che è partita verso il cimitero, seguita a piedi da bambini e ragazzini che indossavano le tute colorate delle principali società sportive del Cagliaritano.

A fatica la folla è riuscita a uscire dalla chiesa. In tanti si sono stretti al dolore dei genitori del bambino, Marco Pusceddu, autotrasportatore, e sua moglie Gigliola, parrucchiera. Con loro i figli Lello, 34 anni, Marzia, 30, e Francesca, 20. Luca, coi suoi 10 anni, era il piccolo di casa.
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