C asalinghe di tutta Italia unitevi. Non è un manifesto, né una chiamata alle armi con bigodini e battipanni. È un accorato appello. Vogliamo che abbandoniate la vostra passività politica. L'Italia ha bisogno di voi. Non dovrete rinunciare al vostro ruolo di regine della casa, altrimenti entrereste in un'altra categoria. Dovrete svolgere però due funzioni contemporaneamente: amministratrici delle attività domestiche e di quelle pubbliche. Lancia la sfida Cristina Rossello, deputata di Forza Italia. La sua proposta, “una casalinga in ogni municipio”, intende portare a beneficio delle comunità locali e nazionali le capacità di gestione e di buon senso di chi ogni mese deve far quadrare i conti: le uscite non devono superare le entrate e ogni giorno vanno garantiti pranzo e cena. Come dire: le regole dell'economia domestica nell'economia dello Stato. Una task force alla corte di Conte, eterno premier di oggi e di domani, un uomo per tutte le stagioni disposto a cavalcare, per restare in sella, anche un ircocervo fascio-comunista. Condividiamo l'esortazione di Wendell Berry, poeta-profeta dell'America rurale: «Finché le donne non si svenderanno per il potere, sostenete le donne più degli uomini». E noi aggiungiamo: le casalinghe in particolare. Sono la nostra ultima speranza.

TACITUS
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