C hristian Solinas è ottimista. Martedì ci sarà il confronto con la Commissione europea e il ministero dei Trasporti e - dice il presidente della Regione - la Sardegna incasserà una proroga per l'attuale modello di continuità territoriale. A remare contro l'ottimismo c'è il fatto che l'incontro non trova conferma. Di più: gli euroburocrati sono orientati a dire no al perpetuarsi di un sistema che, decollato nel 2013 (assessore ai Trasporti era Christian Solinas), è vissuto di proroghe, consentendo anche ai non residenti di viaggiare a tariffe scontate per nove mesi all'anno.

Se Bruxelles dovesse dire no, in attesa dei tempi lunghi per un nuovo bando di gara europeo, dal 17 aprile andremo a Roma e a Milano (da Cagliari e da Alghero con Alitalia e da Olbia con Air Italy) alle tariffe che le due compagnie - già di loro in turbolenza - decideranno di applicare. Senza alcuna eccezione per i sardi residenti. Alla faccia di una continuità territoriale imposta dalla geografia e riconosciuta dalle norme comunitarie. In linea di principio la Ue autorizza contributi pubblici per i vettori che garantiscano a chi vive su un'isola di volare senza essere preso per il collo (vedi alla voce low cost) nel libero mercato. Di fatto per mettere in pratica le leggi approvate dal Parlamento europeo e applicate dalla Commissione servono capacità diplomatiche e attributi ... politici, che sono mancati a generazioni di amministratori. Limiti che oggi stanno aprendo le porte al caos nei cieli sardi. (...)

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