In italiano il titolo è "Chiami il mio agente!", ma quello originale è più accattivante: "Dix pour cent", dieci per cento, la quota che, appunto, prende l'agente di un attore. Parliamo di una serie francese in onda su Netflix, molto divertente, dialoghi brillanti e una dichiarazione d'amore continua per il cinema.

Racconta cosa c'è dietro la nascita di un film, gli incontri-scontri tra registi, produttori e attori; dei tentativi di far sintonizzare idee, finanziamenti, umori; dei capricci delle star, oppure del loro lato "normale"; della concorrenza spietata e del logorante lavoro dell'agente, che molto spesso deve anche fare da psicologo e assistente tuttofare. E a tutto questo si intrecciano anche le complicate vite private dei protagonisti.

La sit-com si svolge a Parigi, e la città si vede nel panorama stupefacente di una terrazza che guarda la Torre Eiffel illuminata, nei parchi e nei boulevard, nelle vie dello shopping di lusso, nel Louvre e nei teatri, negli appartamenti eleganti con le finestre che affacciano su viste iconiche. L'agenzia si chiama Ask, Agence Samuel Kerr. Il vecchio fondatore si vede per poco nel primo episodio, poi parte per un viaggio in Brasile, ed ecco la cattiva notizia dalla quale inizia la storia di lotta e sopravvivenza della sua creatura: Samuel muore, ufficialmente perché ha ingoiato una vespa, ma forse gli è venuto un infarto mentre era con una prostituta. Fatto sta che per i suoi soci comincia una sfida continua, bisogna salvare l'agenzia, trattenere e coccolare i vip, cercare nuovi talenti, trovare progetti appassionanti che restituiscano anche grandi ritorni al botteghino, accompagnare le dive al festival di Cannes una volta scelto l'abito giusto che metta tutti d'accordo. Cosa non sempre facile.

I personaggi sono riuscitissimi. Arlette Azémar (interpretata da Liliane Rovère) è la più anziana e la più saggia, ha fondato l'agenzia insieme a Samuel e sa sempre come risolvere i conflitti, ha un cane dal quale non si separa mai che si chiama Jean Gabin, una conoscenza smisurata della storia del cinema e della musica e in gioventù ha lasciato un attore con cui era fidanzata per fuggire con Chat Baker a New York. Ama il jazz, e in un momento di commozione racconta il famoso retroscena della nascita della colonna sonora di Ascenseur pour l'èchafaud: è il 1958, il regista Louis Malle chiama Miles Davis, e lui con la sua tromba crea sul momento, guardando Jeanne Moreau che cammina sotto la pioggia di notte, uno dei brani più belli di sempre. Mathias Barneville (Thibault de Montalebert) è un muro di gomma, sembra che non abbia sentimenti e nulla lo scalfisca. Fino a quando nella sua vita compare una ragazza, che altri non è che una figlia segreta avuta da una relazione extraconiugale vent'anni prima. All'inizio fa di tutto per cacciarla, ma pian piano si affeziona e vuole passare sempre più tempo con lei. Mathias ha una moglie affascinante, un altro figlio che fa l'attore, e nel lavoro è un vero bastardo.

Noèmie Leclerc (Laure Calamy) è l'assistente di Mathias, innamorata pazza del suo capo, per lui farebbe qualsiasi cosa, è un'organizzatrice eccezionale, se l'ufficio marcia è in gran parte merito suo. Andrèa Martel (Camille Cottin) è una delle figure di spicco, lesbica, sempre a caccia di avventure e con poca voglia di impegnarsi seriamente, il suo vero amore è il lavoro e i suoi attori la adorano. Dura, determinata, ma tutto cambia quando a dirigere l'agenzia arriva un suo ex compagno di scuola, l'affascinante Hicham Janowski (Assaad Bouab), un milionario che rileva le quote del defunto Samuel dalla vedova e, pur non sapendo niente di cinema, si insedia nell'ufficio più grande e inizia a spadroneggiare. Gabriel Sarda (Grégory Montel) è il più gentile e mite del gruppo, tutti gli vogliono bene, a un certo punto si fidanza con la centralinistra, la splendida Sofia Leprince (Stéfi Celma), che aspira a diventare attrice, ma la sua gelosia rovina tutto. Poi c'è Hervé André-Jezak, l'assistente di Gabriel, pettegolo, capriccioso, insidioso. E infine la giovane Camille Valentini, la figlia "segreta" di Mathias, che si fa assumere nell'agenzia e rivelerà un grande talento da agente cinematografica.

Ciliegina sulla torta: in ogni episodio - sono quattro stagioni, l'ultima appena rilasciata, datata 2020 - c'è un attore famoso che interpreta se stesso, da Jean Dujardin a Jean Reno, da Fabrice Luchini a Cristopher Lambert, da Isabelle Adjiani a Juliette Binoche, da Isabelle Huppert a Beatrice Dalle, da Monica Bellucci a Sigourney Weaver.
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