Nel mare cristallino, nei borghi più intimi delle zone interne ma anche nelle città da Sassari a Cagliari: ciak si gira. La Sardegna si conferma un set a cielo aperto, perfetta cornice naturale a pellicole più o meno celebri. E attraverso i film, dagli western alla fantascienza a quegli storici, si può viaggiare in un avvincente itinerario del cinema: il filone che si ispira alle opere di Grazia Deledda passa dalle zone interne alla Basilica di Saccargia con il film “Proibito” di Mario Monicelli. Mentre nel colossal “La Bibbia” di John Huston la scena in cui Abramo vuole sacrificare il figlio Isacco è girata sul Corrasi (Oliena). Ma è con “Banditi a Orgosolo”, uno dei capolavori di Vittorio De Seta che si entra nella Barbagia più intima: uno dei film simbolo della Sardegna, interpretato da persone del posto che consentono di cogliere l'anima del Supramonte. E anche Arnold Schwarzenegger in “Un poliziotto sull'Isola” ha recitato a Ollolai, paese d'origine del suo amico Franco Columbu, attore e culturista. A Cargheghe, nel Sassarese, sono girate molte scene di “Padre padrone”, dei fratelli Taviani tratto dall’omonimo romanzo di Gavino Ledda.

Dalle zone interne alla costa il salto è breve. La Costa Smeralda degli esordi, era il 1977, è stata teatro delle imprese di James Bond: ne “La spia che mi amava”, decimo film della saga, Roger Moore interpreta l’agente 007 più famoso. Diverse scene del film sono state girate tra Palau, San Pantaleo, Cala di Volpe e Cala Pitrizza, altre hanno come sfondo il promontorio di Capo Caccia. Celebre la scena in cui lo 007 a bordo della Lotus Esprit Bianca termina un inseguimento sulla spiaggia di Capriccioli.

Indimenticabili due mostri sacri del cinema italiano come Mariangela Melato e Giancarlo Giannini in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, film di Lina Wertmuller in gran parte girato sulla spiaggia di Cala Luna, a Baunei.

Una fase delle riprese del film "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto" (foto archivio Unione Sarda)
Una fase delle riprese del film "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto" (foto archivio Unione Sarda)
Una fase delle riprese del film "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto" (foto archivio Unione Sarda)

E ancora “Deserto rosso”, di Michelangelo Antonioni con Monica Vitti: la scena in cui la protagonista racconta la favola al figlio è girata sulla spiaggia rosa di Budelli. Nell’Oristanese la costa di Cuglieri con S'Archittu, è da sempre uno degli scenari più gettonati. Qui Lina Wertmuller ha ambientato la scena iniziale di “Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico”, con Michele Placido e Mariangela Melato. E fra le scogliere di Torre del Pozzo e S’Archittu ha giocato in casa il regista oristanese Paolo Zucca che ha girato “L’uomo che comprò la luna”. Anche molte scene del film di Rocco Papaleo (ambientato in Puglia) “Una piccola impresa meridionale” sono state girate tra S’Archittu e Cabras. Capo Caccia ha fatto da sfondo a “La scogliera dei desideri” con Liz Taylor e Richard Burton.

La baia di S'Archittu (foto archivio Unione Sarda)
La baia di S'Archittu (foto archivio Unione Sarda)
La baia di S'Archittu (foto archivio Unione Sarda)

Cagliari e Villasimius hanno ospitato le riprese de “La Calda vita”, film di Florestano Vancini con Jacques Perrin e Catherine Spaak, con tanto di passeggiata sul terrazzo del Bastione di Saint Remy, e sullo sfondo la Sella del Diavolo.

L’isola dell’Asinara è stata teatro di numerosi film, fra gli altri “La stoffa dei sogni”, di Gianfranco Cabiddu, con Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini, che racconta di un gruppo di naufraghi finiti nell’isola prigione dopo una tempesta. “Era d’estate” invece parla del periodo in cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono trasferiti all’Asinara per istruire in tutta sicurezza il maxiprocesso contro la mafia. E ancora “La leggenda di Kaspar Hauser Re dell’Asinara”, con Vincent Gallo e Claudia Gerini mentre “Ariaferma”, film del 2021 diretto da Leonardo Di Costanzo, con Silvio Orlando e Toni Servillo, è girato nel carcere dismesso di San Sebastiano a Sassari.

Tantissimi i film ambientati nell’Isola, di certo fra le varie location una si è rivelata particolarmente azzeccata per il genere spaghetti western: il villaggio di San Salvatore, a pochi chilometri da Cabras. Dalla fine degli anni Sessanta grazie alle tipiche case basse (cumbessias) e al caratteristico saloon il villaggio è stato il set ideale per questo filone cinematografico, “Giarrettiera colt” è uno dei più noti. Per circa vent’anni il Sinis è diventato l’Arizona o il Nuovo Messico, oggi di quell'ambientazione è rimasto poco, il saloon non c'è più ma il villaggio è ancora meta di tantissimi turisti e ogni anno ai primi di settembre si rianima con la festa per il patrono e la tradizionale Corsa degli Scalzi.​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

Il villaggio di San Salvatore (foto archivio Unione Sarda)
Il villaggio di San Salvatore (foto archivio Unione Sarda)
Il villaggio di San Salvatore (foto archivio Unione Sarda)
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