Niente da fare per Matteo Berrettini, che accarezza per un set il sogno di portare a casa il trofeo che ogni tennista sogna fin da ragazzino.

Il tennista romano, primo italiano a raggiungere la finale a Wimbledon, nell’atto conclusivo si arrende al numero uno del mondo Novak Djokovic. Ci vuole la migliore versione del serbo per battere il tennista romano.

Il punteggio finale è di 6-7, 6-4, 6-4, 6-3 per Djokovic in poco meno di 3 ore e mezzo di gioco. 

Il serbo così raggiunge Federer e Nadal a 20 Slam vinti, e si mette decisamente sulla corsia di sorpasso. Per lui è il sesto titolo sui prati di Londra. Resta l’impresa storica di Matteo, primo italiano in finale a Wimbledon, giunto quest’anno alla sua 134esima edizione. 

Djokovic posa con il trofeo (Ansa)
Djokovic posa con il trofeo (Ansa)
Djokovic posa con il trofeo (Ansa)

LA PARTITA – Berrettini va subito sotto nel primo set, ma dopo un inizio contratto trova il suo tennis e a suon di bordate di dritto e col servizio dal 2-5 riesce ad arrampicarsi fino al tie break, che vince per 7-4 giocando un tennis straordinario.

Nole però torna in campo col pilota automatico: va subito avanti 4-0 e poi 5-1, spreca ancora una possibilità di servire per il set (come successo nel primo), ma sul 5-4 non sbaglia e trova la parità.

Il serbo è irresistibile, risponde a tutte le bordate col servizio e con il dritto del romano riuscendo anche a trovare profondità: al terzo game del terzo set prende il break decisivo, Berrettini non sfrutta due chance per il controbreak al sesto game ed è 6-4.

Nel terzo set Berrettini parte bene al servizio: quando è avanti 3-2 e 15-30 con Nole alla battuta, esce fuori tutta la forza di Djokovic. Il romano gioca il punto perfettamente, sembra a un passo dal 15-40 ma il serbo con uno strepitoso recupero fa 30-30- Poi tiene il servizio e breakka Berrettini. La partita finisce lì, l’azzurro si arrende per 6-3.

LE DICHIARAZIONI – "Per me questa non è la fine, ma l'inizio di una carriera. Sono contento di questa finale, spero che non sarà l'ultima. E' stata una bellissima sensazione essere qui, ci voleva solo quel passo in più...", queste le parole di Berrettini, uscito nell’ovazione del centrale di Wimbledon.

Djokovic gli ha fatto i complimenti, definendolo un “martello” per la potenza del dritto e del servizio con cui il romano ha cercato di scalfire le sicurezze del numero uno del mondo.

(Unioneonline/L)

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