La buona notizia è che stasera l’Olbia prenderà la nave per la Toscana, dove domenica affronterà la Lucchese in occasione dell’11ª giornata di ritorno di Serie C.

Mercoledì a caldo, dopo lo 0-4 subito a domicilio dalla Juventus Next Generation, l’allenatore Marco Gaburro aveva detto: «La situazione è brutta: per i ragazzi è più difficile azzerare e ripartite quando si esce dal campo così. Devo parlare con la società e con i ragazzi, devo capire qual è la strada giusta per arrivare in campo tra 4 giorni con una roba diversa da quella vista oggi. Perché così non val la pena prendere la nave, così si può stare a casa».

Evidentemente, nelle ore successive al crollo verticale visto nel turno infrasettimanale, l’Olbia ha mostrato segni di vita tali da convincere il tecnico che prendere la nave per la Toscana è una buona idea. Perché a Lucca ci può essere partita, a differenza di quanto avvenuto al “Nespoli” con i baby bianconeri.

Certo è che allo stadio “Porta Elisa” i bianchi dovranno scendere in campo con la mente sgombra, pensando solo a giocare e a segnare più gol possibili per conquistare punti che, dal basso del penultimo posto, a quota 22 e con un piede in D – il gap dal quintultimo posto è oggi di 10 lunghezze, ma per fare i playout ed evitare la retrocessione diretta a fine campionato non dovrà superare gli 8 punti – sono ormai pesantissimi.

Rientrare in corsa per gli spareggi salvezza è dunque il primo obiettivo dell’Olbia. Con tutte le difficoltà di una squadra che in 30 giornate non è stata capace di vincere più di 5 partite e di segnare più di 17 gol, e che vanta per questo il triste primato nel Girone B. Come se non bastasse l'altro triste record di 18 sconfitte.

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