«Volevo riallacciarmi a quel discorso magnifico di 54 anni fa, quando il Cagliari ha vinto lo scudetto. È stata una festa meravigliosa, tutti erano partecipi. E volevo ringraziare quei campioni che hanno portato tanto entusiasmo e fratellanza nell’Isola».

Claudio Ranieri apre così, celebrando gli eterni campioni d’Italia rossoblù e in particolare Gigi Riva («Dedicargli la salvezza è il minimo che potremo fare») la conferenza stampa al “Crai Sport Center” di Assemini in vista della partita di domenica a San Siro con l’Inter.

La partita più difficile, probabilmente. «Stiamo parlando di un avversario che non ha debolezze, una macchina perfetta che ha segnato 75 gol e ne ha subiti solo 15, uscita dalla Champions solo per sfortuna».

Inutile girarci attorno: «Dovremo fare una partita perfetta sperando che loro non facciano altrettanto perché, sulla carta, sono più forti di noi. Lottiamo. Questo ho chiesto alla squadra», svela il tecnico romano. «Al di là del risultato, manteniamo il nostro focus sulla partita anche in vista delle prossime giornate». Mantenendo anche un giusto equilibrio dopo il successo sull’Atalanta. Ranieri cita non a caso una poesia di Kipling: «Sia la vittoria che la sconfitta sono due impostori, l’uomo vero deve restare nel mezzo, sempre con il giusto equilibrio».

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