Quella nostalgia delle sue accelerate che infiammavano cuori e spalti la ritrova, ogni volta, nelle parole scandite dai tifosi che incontra. Un refrain, la stessa malinconica domanda: «Ma perché non scendi tu un campo, David? Quanto manchi». Lui lo ammette, limpido, con quell’espressione che sembrerebbe guascona se non fosse che non c’è nulla di più distante da lui dell’arroganza: «Me lo chiedono, la verità». A tutti - e anche a lui - piace pensare che, nel calcio attuale verticale e veloce, sì, più di un sussulto lo regalerebbe, David Suazo.

Il 100% dei rigori segnati in serie A per una media inscalfibile (il segreto è smettere di batterli), terzo marcatore della storia rossoblù sul podio dei podi (dopo la leggenda Gigi Riva e Gigi Piras) nella memoria di King Suazo resta tatuato quel primo gol per il Cagliari, nel maggio del 2000 contro il Piacenza: «Una rete inutile, eravamo retrocessi, ma per me indimenticabile. Mi è costato gli sfottò dei compagni». Oggi è pronto ad allenare una nuova squadra, David Suazo, ospite della puntata di ieri di ‘’Tg Videolina Sport’’.

L’ironia come chiave per leggere passato e presente, amarcord ma zero rimpianti: l’ex attaccante e oggi allenatore honduregno non si è risparmiato in commenti e battute anche sul Cagliari di oggi, con lo sguardo rivolto a lunedì prossimo: «La Fiorentina ha coscienza di quanto sia complicato affrontare la squadra alla Domus».

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