Grossa delusione per la Lazio, eliminata ai quarti di Europa League dai decisamente più modesti norvegesi del Bodo Glimt.

Eppure il grosso la squadra di Baroni lo aveva fatto. Aveva ribaltato lo 0-2 subito all’andata in Norvegia in extremis, con le reti di Castellanos al 21’ e Noslin in pieno recupero, al 93’.

Ai tempi supplementari i biancocelesti hanno persino messo la testa avanti, grazie al gol di Dia al 100’. Ma al minuto 109 Helmersen ha siglato la rete del 3-1 e ristabilito la parità nella doppia sfida. Ai rigori è stato un disastro: hanno segnato solo Dia e Guendouzi, gli errori di Tchaouna, Noslin e, ultimo e decisivo, Castellanos, hanno condannato la Lazio.

Avanza invece in Conference League la Fiorentina, che soffre, pareggia 2-2 con il Celje e, grazie al 2-1 dell'andata in Slovenia, per la terza stagione consecutiva raggiunge la semifinale.

Per un posto in finale se la vedrà con il Betis Siviglia (primo e 8 maggio, con l'andata in Spagna e ritorno a Firenze).

Gol di Mandragora dopo il primo tempo, nella ripresa la Viola non riesce a gestire il vantaggio e non solo il Celje arriva al pareggio, ma addirittura ribalta il risultato: al 53' imbucata centrale di Matko che sfugge a Parisi e batte imparabilmente De Gea. Gli sloveni ci credono e otto minuti dopo compiono il sorpasso: calcio d'angolo dalla destra dove al centro dell'area stacca solo solo Nemanic che mette dentro di testa. 

Passano tre minuti con il solito Moise Kean la Fiorentina rimette la testa avanti: lancio lungo di Mandragora per il centravanti che punta il difensore, in area ospite, e lascia partire un tiro a giro che s'infila sul palo lontano.

(Unioneonline)

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