Bologna a pezzi contro il Cagliari. Mihajlovic: “Tredici uomini a disposizione? Roba da calcio a 7”
Il tecnico degli emiliani: “Siamo con la rosa contata, ma qualcosa ci inventeremo"
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"Non sono arrabbiato, spero solo che chi ha optato per il rinvio a martedì della gara di Cagliari lo abbia fatto in buona fede, pensando che il Covid non riguardi i calciatori, ma solo le persone normali”. Sono le parole di Sinisa Mihajlovic, alla vigilia della sfida di campionato contro il Cagliari.
La squadra emiliana è ampiamente rimaneggiata tra giocatori alle prese con il Covid (Hickey, Medel, Molla, Santander e Vignato a cui si sono aggiunti i Primavera Bartha, Amey e Urbanski), le assenze di Mbaye e Barrow (in Coppa d'Africa) e gli infortunati Schouten e Kingsley e l’allenatore serbo dovrà dunque fare i conti con una rosa più che decimata.
Ma Sinisa è fiducioso: “Il gruppo è meraviglioso – dice – e ha dimostrato le proprie qualità anche in periodi più duri e difficili di questo e sono convinto che domani faremo una grande partita".
Il tecnico del Bologna, però, si dice dubbioso sul protocollo che impone di giocare con 13 uomini a disposizione: "Potevano andare bene quarant'anni fa. Ora, con i 5 cambi, per essere in regola dovremmo giocare a calcio a 7. Ma le regole sono quelle. Abbiamo undici giocatori e abbiamo recuperato Viola e Dominguez dalla positività: qualcosa ci inventeremo. Ai ragazzi dico di stare sereni ed essere fiduciosi", ha concluso il mister.
(Unioneonline/l.f.)