Il 9 aprile del 1977 Rombo di Tuono annunciava l'addio al calcio. Il calcio italiano perdeva uno dei suoi più grandi protagonisti dopo un lungo calvario di infortuni: «Non ne potevo più. Da otto mesi non ho fatto altro che attaccarmi alla speranza di poter tornare quello di una volta. E puntualmente, in ogni occasione, mi è arrivata sulla testa la mazzata di un altro contrattempo».

L'attaccante che ha scritto la storia del Cagliari. Un lombardo divenuto simbolo della Sardegna, il protagonista della cavalcata scudetto del 1969-70, il giocatore che ha riscattato un'intera Regione con un'impresa che nessun sardo può dimenticare. Un carriera costellata da una marea di gol: 208 in 377 presenze a Cagliari (record), 35 in 42 partite con la Nazionale (record anche questo tuttora imbattuto), che ha trascinato alla vittoria dell'Europeo del 1968. Ha fallito l'obiettivo Mondiale, sconfitto nel 1970 in finale dal Brasile di Pele.

Mancino naturale, con un tiro potentissimo e una grande prolificità sotto porta, è uno dei migliori attaccanti degli anni '70: è Gianni Brera a dargli il soprannome di Rombo di Tuono. Gigi Riva comincia a giocare nei campetti nei dintorni di Leggiuno, cittadina sulle rive del Lago Maggiore in cui è nato da madre casalinga e padre parrucchiere prima, sarto poi.

Quindi un anno a Legnano e il volo per Cagliari nel 1963, squadra in cui chiuderà la carriera. Prima stagione in B, i sardi salgono in A grazie anche ai suoi otto gol. Col passare degli anni diventa punto fermo della squadra e nel 1966-67 ottiene il primo dei suoi tre titoli di capocannoniere. Nel 1968 la conquista dell'Europeo, due anni dopo l'apoteosi con lo storico scudetto, unico della storia dei sardi.

Poi, nonostante diversi infortuni, riesce a giocare altre stagioni ad alto livello. Ma per il Cagliari è partita la parabola discendente. Dopo l'addio resta a Cagliari, presidente onorario del club nominato da Tommaso Giulini nel 2019, fino alla sua morte, il 22 gennaio 2024, giorno in cui ha lasciato un vuoto incolmabile in tutta la Sardegna e nel mondo del calcio intero.

(Unioneonline)

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