Esattamente come un anno fa, la giovane Torres fa saltare il banco e si prende la finale della Serie C Unica. Decisiva l'impresa dei sassaresi nella "bella" di semifinale contro la Ferrini Delogu Legnami, superata a domicilio per 72-63 grazie a una poderosa accelerazione negli ultimi dieci minuti.

Il successo spalanca le porte della sfida contro l'Innovyou Sennori, vittoriosa senza troppi patemi contro l'Olimpia Cagliari. Hubalek e soci hanno sulle spalle il peso del pronostico nella serie al meglio delle cinque gare al via sabato prossimo, ma la Torres non lascerà nulla di intentato, guidata dagli sfavillanti talenti Riccardo Pisano e Alessandro Dore.

«Sono contentissimo», afferma l'allenatore Antonio Carlini, «i ragazzi si meritavano una soddisfazione di questo tipo. Siamo un gruppo molto giovane, me compreso (25 anni, ndr), e questo risultato è il frutto del lavoro di un anno. Abbiamo incontrato anche alcune difficoltà lungo il nostro percorso, ma nell'ultimo mese e mezzo la squadra si è compattata, esprimendosi su livelli incredibili».

Nonostante un Samoggia in formato extra lusso (37 punti a referto, a tratti immarcabile), la Torres ha saputo tenere i nervi saldi, eccezion fatta per un avvio caratterizzato dal nervosismo, come testimoniano le espulsioni di Piredda e dello stesso Carlini: «Sembrerà strano vista l'animosità nei primi minuti», sottolinea, «ma ciò che ci ha permesso di vincere è stata proprio la capacità di restare focalizzati sulla partita per tutti i 40 minuti. Poi, probabilmente, nel finale si è fatta sentire anche la differenza d'età: le nostre gambe andavano di più e siamo riusciti così a riprendere la Ferrini alla distanza».

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