Le grandi opere si compiono con la perseveranza affermava Samuel Johnson, uno dei più illustri scrittori inglesi di sempre. Samuele Congia di questo monito ha fatto caposaldo e i suoi risultati ne sono la piena testimonianza: il portacolori della prestigiosa società Canottieri Tevere Remo si è laureato campione italiano Cadetti ai Criteria in vasca corta di Riccione nella 4x100 stile con il crono di 3’14’’30 realizzando anche il nuovo record italiano di categoria insieme ai suoi compagni di avventura Andrea Battista Candela, Davide Maria Harabagiu e Dario Romani.

Ma non finiscono qui le prestazioni di rilievo di Congia: il giovane nuotatore ha colto anche il bronzo a livello individuale sui 50 stile libero sempre tra i Cadetti in 22’’19 piazzandosi dietro il compagno di allenamenti Luca Serio primo in 21’’90 e Gabriele Brambillaschi in 22’’11. Cresciuto sotto l’attenta guida di Alessandra Porcu, con cui nel 2019 ha vinto il titolo italiano sui 50 stile nella categoria Ragazzi terzo anno, salendo nella stessa distanza sul gradino più alto del podio anche nel 2021 tra gli Juniores e tra i Cadetti lo scorso anno cogliendo inoltre il sesto posto agli Europei Juniores due anni fa, dallo scorso settembre si è trasferito a Crispiano e si allena al Mediterraneo Sport Village di Taranto seguito da Domenico Tagliente. Studente al primo anno di Scienze Motorie, Congia ha negli occhi il fuoco sacro di chi non teme la fatica e di chi sa che i sacrifici compiuti condurranno verso i lidi sperati.

Congia, una stagione di cambiamenti che sta dando subito ottimi frutti.

«Sì, i cambiamenti nella vita di un atleta sono importanti e per me sono arrivati nel momento giusto».

Partiamo dai 50 stile: è soddisfatto del bronzo?

«Sono felice per la medaglia, un po’ meno del tempo perché avrei voluto fare il mio personale ma va bene così. Sono ancora in fase di preparazione e i Tricolori Giovanili sono una fase di passaggio in vista degli appuntamenti in vasca lunga».

Si aspettava il record italiano nella 4x100 stile tra i Cadetti?

«Devo dire che è stata la ciliegina sulla torta e una gran bella sorpresa. Personalmente, non mi aspettavo un tempo del genere ma fortunatamente tutto è andato per il meglio. Sicuramente, puntavamo a vincere, quindi questo ci ha dato la spinta per superare noi stessi prima ancora che gli avversari».

Ha preso parte anche ai 50 farfalla dove ha colto l’ottavo posto.

«Sì, ho nuotato in 24’’24 che è anche il mio nuovo personale».

In futuro si dedicherà solo sullo stile libero o affiancherà alla sua specialità prediletta anche il delfino?

«Mi piace il delfino come stile e mi diverto nel farlo, quindi disputerò entrambe le specialità. Nuotare a delfino, inoltre, permette anche di staccare mentalmente rispetto allo stile libero e dal punto di vista psicologico questo aiuta notevolmente».

Quali sono i cambiamenti principali introdotti nella sua preparazione?

«Sicuramente, rispetto a quando mi allenavo in Sardegna, ho molti più stimoli anche perché mi alleno con atleti che sono ai vertici nazionali come Luca Serio che è un vero fuoriclasse. Rispetto a prima faccio lavori più specifici e a maggiore intensità, inoltre ho aumentato i carichi di lavoro: sono passato da 7 allenamenti settimanali con due sedute di palestra a 10 allenamenti settimanali a cui unisco due o talvolta tre sedute in palestra».

Quanto è stata importante nel suo percorso Alessandra Porcu?

«Per me è stata fondamentale, Alessandra è come una madre. Mi ha insegnato a curare tantissimo la tecnica e, soprattutto, a pormi sempre un obiettivo anche nei momenti più difficili. Mi ha trasmesso la cultura della costanza e dell’impegno oltre che dell’umiltà e dell’amore verso ciò che si fa, non solo nello sport ma nella vita di tutti i giorni. Un’altra figura fondamentale nel mio percorso è stata Paolo Giacobbe che sino allo scorso anno è stato il mio preparatore atletico, seguendomi sempre con grande entusiasmo e scrupolosità».

Si esprime meglio in vasca corta o in vasca lunga?

«Preferisco la vasca da 50 perché, non essendo io un grandissimo specialista delle subacquee, riesco a dare il massimo del mio potenziale. Ci tengo a precisare che, comunque, proprio l’aspetto delle subacquee lo stiamo curando nei minimi dettagli per limare centesimi preziosi».

Come si trova nella distanza dei 100 stile?

«È una gara che mi piace e su cui  sto lavorando molto. Attualmente, vado meglio sui 50 ma per il futuro l’obiettivo è quello di riuscire a progredire notevolmente anche sui 100».

A proposito di obiettivi: quale sarà il focus di quest’anno?

«La stagione in vasca corta è ormai terminata quindi rivolgiamo lo sguardo alle gare in vasca lunga. Sicuramente, punteremo ai Tricolori Primaverili Assoluti in vasca da 50 a Riccione dal 13 al 17 aprile poi a limare i miei tempi e a crescere tecnicamente. Ogni stagione è un tassello fondamentale per arrivare alla piena maturazione fisica e mentale: quindi piedi per terra e tanto impegno perché solo così è possibile raggiungere i traguardi prefissati».

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