Il campionato si ferma una settimana per la nazionale, ma la squadra sassarese non si riposa. Tutti in palestra da domani, niente permessi per un gruppo che è entrato in una pericolosa spirale involutiva. Cinque sconfitte su cinque trasferte tra campionato e Champions, un solo successo nelle ultime sei partite tra Italia ed Europa, quello casalingo contro Trento che aveva illuso tutti.

È più un problema di chimica di squadra, di gerarchie non ancora trovate, dopo tanti cambi di quintetto, molti imposti – per la verità- da infortuni e condizioni di forma. Dal punto di vista tecnico e tattico la Dinamo potrebbe fare di più, pur considerando le assenze di Treier e Dowe.

L'impressione è che il gruppo non sia compatto e che anche il coach Bucchi fatichi a trovare l'addensante giusto e si sia complicato la vita con alcuni cambi e rotazioni.

Nella stagione passata la situazione era molto simile. Allora la società intervenne cambiando tutti e tre i giocatori nuovi (Clemmons, Battle e Mekowulu) e cambiando pure allenatore (Bucchi al posto di Cavina). Paradossalmente quest'anno è più difficile intervenire.

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