Ormai è divenuto un happening irrinunciabile per tutti gli amanti sardi del blues, che ogni anno non mancano all’appuntamento del festival Vulcani Blues a Santu Lussurgiu.

La kermesse di Talk About Records, ideata dal giovane etnomusicologo Diego Pani, non smette di cambiare pelle tutti gli anni per offrire al suo pubblico di affezionati sonorità che profumano di rock, mettendo in vetrina giovani talenti del panorama nazionale, tra cui anche quello sardo, nella suggestiva location dell’Antica Dimora del Gruccione.

Quest’anno, ottava edizione, tre serate esclusive nei sabato di luglio, il 16, 23 e 30, sempre nel giardino fiorito dell’Antica Dimora dove si alterneranno i live-act di tre artisti con differenti carriere, visioni artistiche, tecniche, voci. “Tre espressioni lungo la strada del blues e del folk, filo conduttore di un festival intimo che pone musicisti e pubblico faccia a faccia, in un clima di condivisione totale e che fa di ogni concerto un evento speciale perché viaggio alla scoperta delle radici acustiche di una delle più incredibili musiche del XX secolo”, spiega Pani.

Partenza col botto sabato 16 con i Malignis Caupobonis (i tavernieri imbroglioni) e il loro unconventional blues, a tratti sperimentale, cantato in inglese, sardo e italiano e contraddistinto da forti richiami alla drammaturgia teatrale. Sabato 23 sale sul palco DeLucaBlues, il progetto solista del bluesman romano Andrea De Luca, uno dei più importanti chitarristi di blues italiano, dalla carriera internazionale (spesso a fianco di mostri sacri come Roberto Gatto o Dean Bowman). Sabato 30 il gran finale con Bonny Jack, one man band romana dedita ad un blues fortemente influenzato dalla old time music americana, soprattutto quella più noir ed esoterica, spesso richiamata nei testi dei suoi brani.

Impegno sociale: a un anno dal grande incendio che ha colpito la Sardegna, Vulcani, che ha devoluto il ricavato 2021 al ripristino di un sentiero di montagna tra Santu Lussurgiu e San Leonardo, inaugurerà a settembre il primo tratto risanato: “Un importante progetto del tutto particolare che coniuga il piacere della percorrenza a piedi, in bicicletta, il godimento dell'arte insieme a quello della natura e ciò grazie al sostegno e alla collaborazione di tanti soggetti, primi tra tutti gli attori del mondo del vino”, spiega Pani.

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