Prendono a calci, a suon di musica, i cliché (anche) da una sedia a rotelle e girano tutta l'Italia, da trentacinque anni ininterrottamente, per proporre le note positive che risuonano tra le diversità e cantare un'immagine nuova del mondo delle disabilità. Sbarcano in Sardegna I ladri di carrozzelle, band musicale nata nel 1989 composta da dieci artisti, nove con disabilità fisiche e psichiche, che a Telti domani alle 19 (e il 19 ad Arzachena), vanno in scena con la prima nazionale di Scuolatour 2024, progetto che, dal 1992, coinvolge le scuole italiane - in questa edizione, in sette regioni - per raccontare la disabilità agli studenti in modo trasversale con uno spettacolo tra musica, parole e video e, all'insegna dell'ironia, sensibilizzare l'attenzione nei confronti dell'altro oltre le caratteristiche fisiche, psichiche, di provenienza geografica, di credo religioso o politico.

«Oltre ai temi cavallo di battaglia del nostro scanzonato repertorio, in questa edizione, per rendere omaggio alla Gallura, terra di adozione di Fabrizio De André, suoneremo Un giudice, brano del cantautore genovese che racconta la storia di un uomo basso di statura deriso da tutti», dice il chitarrista e responsabile del gruppo, Paolo Falessi, che si definisce l’unico normodotato della band ma quello più suonato di tutti.

«I ladri di carrozzelle è nato come un gruppo musicale qualunque, in cui dieci persone si incontrano accomunate dalla stessa passione e nove sono in carrozzina, affette da distrofia muscolare», racconta Paolo. «Della band originaria - aggiunge - oggi non c'è più nessuno, la malattia nel corso degli anni ha interrotto la loro musica, la formazione è cambiata continuamente ma, dal 1995, siamo musicisti professionisti, abbiamo formato la prima cooperativa in Italia di persone con disabilità nel mondo dello spettacolo e, dal 2010, siamo un gruppo di matti col certificato perché abbiamo aperto la band alle persone con disabilità mentale, e abbiamo inventato un nuovo genere musicale che si chiama sbrock».

Applausi ai musicisti sul palco che quando cala il sipario vengono presentati al pubblico: nome, cognome, soprannome e patologia. Patologie che non hanno mai fatto stonare la loro storia, unica in Italia, che li ha visti calcare i palcoscenici di tutta la Penisola (e non solo) e partecipare a tante trasmissioni radiofoniche e televisive, tra le quali Domenica in, Maurizio Costanzo Show e Mi manda Raitre. All'attivo, oltre mille concerti eseguiti in scuole, stadi, teatri e piazze, tra cui Piazza San Giovanni a Roma per il tradizionale concertone del Primo Maggio, raggiungendo il picco d'ascolto dell'intero pomeriggio, la partecipazione al Concerto del Giubileo del 2000 in mondovisione, e alla serata finale del Festival di Sanremo nel 2017 con il brano ‘Stravedo per la vita’, una delle molte canzoni della loro produzione discografica, venti dischi tra album e singoli. Protagonisti di tre docufiction su Rai3, con ottimi ascolti, e adesso su Rai2 nella trasmissione ‘O anche no’, ogni domenica mattina, reality ambientato tra i giovani con disabilità e i loro sogni. Quello de I ladri di carrozzelle è poter avere una struttura per portare avanti tutte le loro attività e che possa rispondere al Dopo di noi, trasformandosi in un luogo residenziale.

© Riproduzione riservata