È risaputo: il regista Steven Spielberg - probabilmente il più famoso e acclamato di tutti i tempi, autore di innumerevoli successi come “Jurassic Park” e “Lo squalo” - non ama rivedere i suoi film. 

Ricordando ad esempio quanto affermato tempo addietro sul suo “Hook - Capitano Uncino”, ritenendolo un film che non lo ha mai del tutto convinto, sono tante le volte in cui s’è domandato, a posteriori: e se avessi fatto così? In fondo è uno stato d’animo che accomuna diversi artisti quello di dover fare i conti con ciò che rimane incompiuto nel processo creativo e che, invece, avrebbe potuto essere. Fra i tanti esempi si pensi anche all’attore americano Adam Driver, che trova talmente intollerabile il suono della sua voce da averla sentita malauguratamente nel corso di un’intervista e aver abbandonato la sala di lì a poco per sfuggire all’insostenibile disagio. 

Tuttavia, c’è sempre l’eccezione che conferma la regola: intervistato dal comico e conduttore televisivo americano Stephen Colbert, Spielberg afferma che esiste fra le sue produzioni un titolo “praticamente perfetto” che, pertanto, meriterebbe il rewatch. E questo è “E.T. - L’extraterrestre”.

Più nello specifico dichiara: «Non sono solito riguardare i miei film, ma ogni tanto ne vedo alcuni coi miei figli». E come riporta anche il sito d’informazione e cultura pop Complex: «Voglio stargli accanto durante la loro prima visione di E.T. e non voglio che lo vedano senza di me seduto lì vicino, soprattutto le parti iniziali più spaventose». «E sapete, a volte (parlando delle sue opere) vedo cose che avrei voluto fare ma che alla fine non ho fatto, che magari avrebbero avuto una resa migliore di ciò che sto rivedendo su schermo a distanza di molti anni. Ma direi che tutto sommato E.T. è un film abbastanza perfetto. È uno di quei film che ho realizzato e che posso rivedere ancora e ancora. Ce ne sono forse cinque o sei di questi, ma in genere comunque non li rivedo».

Il cineasta di Cincinnati ha recentemente vinto il premio ai Golden Globe come miglior film drammatico col suo “The Fablemans” e si appresta a conquistare gli imminenti Oscar con ben sette candidature a suo carico. Stando inoltre a quanto dichiarato nel corso della Berlinale 2023 produrrà per HBO una serie di sei episodi incentrata sulla figura di Napoleone, ispirata al progetto mai realizzato del mai troppo compianto collega Stanley Kubrick. 

Giovanni Scanu

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