Un inno alla vita dopo la sofferenza, una canzone rap nata dopo un periodo particolare: quello che lo ha visto combattere per quasi tre mesi contro il coronavirus. Da operatore socio sanitario a paziente Covid, Simone Fiorino in arte Jackal Voice, sassarese di 30 anni, torna alla sua passione per la musica.

Il brano che ha scritto e composto si chiama "Covid 80", i giorni trascorsi in parte in ospedale ma soprattutto a casa in quarantena forzata perché positivo al virus, tra febbre alta e tosse, tra test sierologici e quattro tamponi tutti positivi.

Grazie ai suoi 10mila follower su Instagram, 5 mila amici su Facebook, il dj - che di mestiere assiste i malati - ha lanciato il brano che racconta la sua esperienza da Covid positivo, la scoperta del virus, i 15 chili persi durante la malattia e la negativizzazione. "L'idea di questo brano è nata dopo che ho scoperto il 19 marzo di essere positivo - racconta Simone - poi una volta risultato negativo all'ultimo tampone, l'8 giugno, ho voluto perfezionare il lavoro. Un bisogno che ho sentito forte per denunciare la gravità della malattia a molti sconosciuta, ma che in realtà fa soffrire e fa paura, un'angoscia per l'ignoto che non potrò mai dimenticare".

Con questa canzone che uscirà a breve ha voluto denunciare la serietà del suo stato di salute e delle vittime di una malattia che tiene lontane dalle persone, in particolare quelle care. Da operatore socio sanitario in pochi giorni si è trovato dall'altra parte a lottare contro il virus e i pregiudizi. "Voglio far capire che questo virus non è uno scherzo come pensano in tanti - aggiunge Simone - un malessere non solo fisico ma anche mentale e psicologico".

Un brano con sfogo hip hop e rap, un genere musicale con ritornelli orecchiabili e trascinanti come "Io sono vivo e penso positivo, ma non troppo positivo ora che sono negativo", parole che raccontano un lungo calvario durato 80 giorni dal primo risultato positivo al tampone "parcheggiato in ospedale e poi abbandonato a casa". La paura di morire, un incubo che sembrava non finire, un'esperienza che cambia la vita nella sua essenza. Il brano registrato nello studio dei produttori Stefano Falchi e Mattia Mulas, in arte MatyK, è stato realizzato dal grafico Pier Mario Lai.
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