Come ogni anno torna l’appuntamento con le anteprime dei brani di Sanremo. Sono ben trenta i pezzi che Amadeus ha scelto per la 74esima edizione del Festival, in onda dal 6 al 10 febbraio, e che ha presentato a Milano, nella sede Rai di via Mecenate, e in videocollegamento a Roma. 

Con il beneficio del dubbio da primo ascolto, riservato ai giornalisti, ecco le nostre impressioni e le pagelle.

Alessandra Amoroso - Fino a qui

Avvertenza: in via di estinzione le classicone sanremesi. Una però se l’accaparra proprio Alessandra Amoroso che, al suo esordio sul palco dell’Ariston, ci propina, ops propone, una lenta ballata al pianoforte sulla crescita e la consapevolezza di sé. Non brilla di originalità, non ci si scrolla di dosso la sensazione di averla già sentita e risentita. Eppure vediamo come in un sogno lo stadio, le folle adoranti e i flash dei cellulari accesi. Voto 6

Alfa - Vai!

Concedeteci un po’ di sano pregiudizio. Dall’autore della hit dell’estate 2023 “Bellissimissima” con tanto di cuoricino (questo <3, per intenderci), ci aspettavamo un altro tormentone adolescenziale, con tutto il dovuto rispetto. E invece, sorpresa. Alfa si presenta con un pezzo country folk in stile “on the road”. Il ritornello: «Non guardare indietro mai e vai». Insomma «hit the road Alfa and don't you come back». Voto 7

Angelina Mango - La noia

Assoluta rivelazione del 2023, a poco più di vent’anni si è scrollata rapidamente di dosso l’etichetta di “figlia di”. «È la cumbia della noia», recita il ritornello, richiamando le sonorità indigene sudamericane. Un po’ urban folk, un po’ R&B, fresca e nuova, Angelina Mango è il perfetto connubio tra contemporaneità e tradizione. Madame e Dardust fanno il resto. Voto 9

Annalisa - Sinceramente

Pop, melodica, romantica. Stiamo parlando di Annalisa sì, ma dell’Annalisa del 2021, ossia dell’ultima volta che salì sul palco dell’Ariston. Quanta strada ha fatto da allora? “Sinceramente” ne è l’ulteriore prova: pezzone elettro pop, che evoca lustrini, lurex e tacchi alti. Tra sintetizzatori, cassa dritta e beat coinvolgenti, vi sfidiamo a stare fermi su quel «quando quando quando». Voto 9

BigMama - La rabbia non ti basta

Potente ed efficace, centra il bersaglio con questa “rabbia” di chi subisce violenza e bullismo: «È facile distruggere i più fragili». La vendetta è servita, ma con stile. Voto 7

Bnkr44 - Governo Punk

In tutta questa abbondanza di musica disco, i Bnkr44 (si legge Bunker44) si distinguono per le loro ispirazioni punk. Ispirazioni, lo sottolineiamo, perché il genere è decisamente edulcorato, diciamo “aristonizzato”. L’intento è quello di manifestare tutto il disagio a marchio Generazione Z: «Scrivo dentro un garage, la mia testa è un collage». Voto 6,5

Clara - Diamanti grezzi

Vincitrice di Sanremo Giovani, si è conquistata a pieno diritto il posto tra i Big. Bel sound, tra hip hop e trap, ma purtroppo condivide con quest’ultimo genere l’atavica sfida di riuscire, da ascoltatori, a distinguere le parole. Peccato, perché sembra avere molto da dire. Voto 6

Dargen D'Amico - Onda alta

Dopo “Dove si balla”, anche stavolta Dargen D’Amico non rinuncia a una canzone d’amore. Per il trash, si intende. Un po’ “Danza delle streghe” di Gabry Ponte, un po’ “L’amour toujours” di Gigi D’Agostino, Dargen D’Amico non è mai guarito dalla febbre della techno italodance. Ma in fondo, chi ci è riuscito? Il testo, ironie a parte, è tutt’altro che un gioco: barconi, guerre, razzismo. Uno schiaffo in pieno volto. Voto 8,5

Diodato - Ti muovi

Sulle note di un pianoforte, romantica ma non smielata, la voce di Diodato dà quel tocco di stile che conquista. Quella ricerca «dell’ultima parte di me che crede ancora che sia possibile» fa perdonare le sonorità molto, forse troppo, classicheggianti. Voto 8

Emma - Apnea

Anche Emma cede alla tentazione della disco anni Novanta. Anche Emma, come Annalisa, fa ciao ciao alla vecchia versione di sé, quella che vinceva Sanremo 12 anni fa con Non è l’inferno. E senza andare troppo lontano, anche quella di Ogni volta è così. Che, in fondo, ha appena due anni. Brava. Voto 9

Fiorella Mannoia - Mariposa

La signora della musica italiana sorprende con un up-tempo. E se lo fa persino lei vuol dire che la canzone sanremese, quella che si studiava a tavolino per un anno intero, è ufficialmente un ricordo. Mariposa sa di pop latino, sa di pizzica, sa di falò e aria estiva. Il testo è un inno alla femminilità e alla libertà. Voto 7,5

Fred De Palma - Il cielo non ci vuole

Accantona il suo reggaeton per proporre un brano più tastieroni anni Novanta. La produzione merita, ma pare scritta a tavolino per diventare un tormentone. Voto 6,5

Gazzelle - Tutto qui

L’unica canzone in quota indie convince: sarà forse che non ha alcun rivale? Voto 8,5

Geolier - I p' me, tu p' te

Prodotto della scuola hip-hop campano che ultimamente si è conquistato una grossa fetta del mercato italiano, indiscusso il talento di questo 23enne di Secondigliano che vuole portare Napoli nel mondo. Non stupisca se ci riuscirà. Voto 7,5

Ghali - Casa mia

La curiosità era tanta. Le aspettative affatto deluse. Ghali, emergente sette anni fa, oggi ha la maturità artistica giusta per portare la politica in prima serata. Voto 7

Il Tre - Fragili

Orecchiabile, con qualche sonorità più contemporanea qui e là. Ma purtroppo insipida. Confidiamo in un secondo ascolto, perché per ora resta il vuoto pneumatico. Voto 5

Il Volo - Capolavoro

Speravamo in qualche guizzo speciale, invece niente: il solito vecchio Volo. Il bel canto comunque è assicurato e, va riconosciuto, è anche uno dei pezzi che sfrutta di più l’orchestra. Quell’acuto finale a tre voci vorrebbe renderla un “capolavoro”. Di quello, però, c’è solo il titolo. Voto 5

Irama - Tu no

L’attacco è il rumore della pioggia che cade, non dei migliori. Si prosegue con tanti vocalizzi. In sintesi, stanca. Voto 5,5

La Sad - Autodistruttivo

Un altro pezzo in quota punk, scimmiottano un vissuto alla Lose Yourself di Eminem ma in salsa Pinguini Tattici Nucleari (tra gli autori anche Riccardo Zanotti). E se vi sembra strano quanto avete appena letto, aspettate di ascoltarla. Voto 6,5

Loredana Berté - Pazza

Una botta di rock, l’unica che si sentirà in tutto il Festival. Loredana regina assicurata del palco con questo inno all’amore per se stessi: «Pazza di me, sì perché mi sono odiata abbastanza». Noi pazzi di lei. Voto 9

Mahmood - Tuta gold

Ipnotizza anche stavolta con la sua raffinatezza unica. Suoni tribali, mediterranei, quasi arcaici, ritmo inconfondibile. Una hit sicura. Voto 9

Maninni - Spettacolare

Ballad d’amore, parte in svantaggio perché nell’Ariston dancefloor vien solo voglia di ballare. Diciamolo: quest’anno, il classico, è fuori moda. Voto 4,5

Mr.Rain - Due altalene

Ripropone una ballatona (spoiler: senza bambini). Noiosetta ma spiccano gli arrangiamenti elettronici alla Imogen Heap. Che però ci intrattengono solo per un attimo: segue una gran sviolinata. Voto 5,5

Negramaro - "Ricominciamo tutto"

La nostalgia di un amore molto (molto) in crisi. Essenza di Negramaro all’ennesima potenza, finalone che manco i Coldplay. Comunque: bentornati. Voto 7,5

Renga e Nek - "Pazzo di te"

«L’amore è stupido ma ti fa piangere». Ma davvero? Testo banale, musica anche. Una lezioncina su cosa sia l’amore, non ne avevamo decisamente bisogno. Voto 5

Ricchi e Poveri - Ma non tutta la vita

“Dischizzati” anche loro, se saranno i vostri preferiti e avete meno di trent’anni non stupitevi. Si chiama operazione svecchiamento e sì, è riuscita. Voto 8

Rose Villain - Click boom!

Prima cavernosa e buia, poi parte con un sound che, come si diceva una volta, pompa nelle casse. Non ci si libera facilmente di quel «Click boom boom boom». Voto 7,5

Sangiovanni - Finiscimi

Un insolito Sangiovanni crooner, anche se in salsa trap e strascicata. Non lo sentite? È il crac del suo cuore spezzato. Voto 6

Santi Francesi - L'amore in bocca

Vincono X Factor 2022, poi passano da Sanremo Giovani e adesso puntano a un buon piazzamento in classifica con un pezzo pop ma elegante. «Mi hai lasciato con l’amore in bocca». Vincono (almeno metaforicamente) perché sono sinceri.  Voto 8,5

The Kolors - Un ragazzo una ragazza

Che dire, ormai ci hanno preso gusto. Preparatevi: dopo Italodisco «Un ragazzo incontra una ragazza» spaccherà i timpani, le radio e i reel dei social. Voto 8

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