Sanremo 2025, le pagelle dei trenta brani in anteprima
Dominano le ballad, sparisce il rock: da Giorgia a Tony Effe, abbiamo ascoltato le canzoni dei Big in garaCarlo Conti
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Più extralarge che mai questo Sanremo targato Carlo Conti, con 30 canzoni (più le 4 delle Nuove proposte) che, anche se il direttore artistico lo nega, ci faranno fare le ore piccole. «Preferisco un ospite in meno, un monologo accorciato, piuttosto che rinunciare a una canzone, perché questo è il Festival della musica italiana», si difende lui, brandendo anche una mezza minaccia: «Volevo inserirne addirittura altre sei...».
Anche quest’anno le abbiamo ascoltate tutte nel consueto appuntamento dedicato ai giornalisti nella sede Rai di Milano. L’ago della bilancia, dopo Amadeus, torna a pendere per le ballate più classiche: sarà un Sanremo dove domina il pop in purezza, che influenza e smorza anche i trapper più “cattivi”. Sparisce il rock «e mi dispiace», dice Conti, «perché io lo amo molto. Ma pezzi rock non mi sono arrivati».
Ecco le nostre pagelle.
Francesco Gabbani - "Viva la vita"
Speravamo nel brio di Occidentali’s karma, e invece ci troviamo ad ascoltare la prima di una (infinita) serie di ballad, e non la più originale. Voto 5
Clara - "Febbre"
Sound techno ed elettronico, cerca di afferrare al volo il testimone dall'assente Annalisa. Occhio che è pesante. Voto 5
Willie Peyote - "Grazie ma no grazie"
L’unico “politico”, attacca a destra e a manca: vittimisti, la polizia che manganella chi va in piazza e chi ha la memoria troppo corta. Voto 6
Noemi - "Se t'innamori muori"
La paura di amare, di lasciarsi andare, in un pezzo che è sì molto classico e old school, ma anche raffinato. Tra gli autori Mahmood e Blanco. Voto 7,5
Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Ha una sua peculiarità da cantautore fuori dagli schemi che sarà sicuramente acclamata dalla critica. Non per tutti. Voto 7
Rkomi - "Il ritmo delle cose"
Un bel riff, batteria e cassa dritta. Ma niente di nuovo sotto il sole. Voto 6,5
The Kolors - "Tu con chi fai l'amore"
Escono dalla comfort zone del "tormentone a tutti i costi" grazie al tocco raffinato di Calcutta. Voto 8
Rocco Hunt - "Mille vote ancora"
Canta la sua terra, la sua storia, quella di «un bambino che sogna pure se non ha niente». È cresciuto. Voto 7
Rose Villain - "Fuorilegge"
Come l'anno scorso mixa melodie, beat urban e autotune. Squadra che vince non si cambia. Voto 6,5
Brunori Sas - "L'albero delle noci"
La gioia di diventare padre, una bimba che nasce e lo fa rinascere. Trabocca d'amore ma non è sdolcinata. Voto 8
Serena Brancale - "Anema e core"
Fa troppo freddo a febbraio: questo pezzo latineggiante si balla davanti a un falò, nel caldo estivo, sotto le stelle. Voto 7
Irama - "Lentamente"
Un’altra nata da una collaborazione con Blanco: fin troppo "blanchizzato" ma risulta credibile. Voto 7,5
Marcella Bella - "Pelle diamante"
Nona volta a Sanremo, celebra le donne forti «che sanno quello che vogliono». Il tema è certamente à la page, ma la resa è fiacca. Voto 5
Achille Lauro - "Incoscienti giovani"
Abbandona la scanzonatura con una ballata underground (con tanto di sax) che hanno scritto e musicato in sette, una squadra di calcio. Voto 8
Elodie - "Dimenticarsi alle 7"
Regina dell'urban e delle percussioni, canta un dramma d'amore ma turbochic. Voto 8,5
Tony Effe - "Damme 'na mano"
Dimenticate l'arroganza del dissing, celebra le sue origini capitoline con tocchi di Franco Califano e stornelli romani (avete letto bene). Voto 8
Massimo Ranieri - "Tra le mani un cuore"
Un inno all'amore fabbricato da Tiziano Ferro e Nek. Sfida niente male per un artista che ha fatto il primo Sanremo 57 anni fa. Voto 8
Sarah Toscano - "Amarcord"
La più giovane di questa edizione, entra subito nella testa dei suoi (poco felliniani) coetanei. Voto 5
Fedez - "Battito"
La terapia, la fluoxetina. La fine di una storia con una donna a cui cede sogni e pure i soldi. Chi sarà? Gossip a parte, Fedez dark ci piace. Voto 7
Coma_Cose - "Cuoricini"
Il titolo faceva un po' tremare i polsi e invece, tastieroni anni Ottanta sotto mano, recuperano gli albori della loro produzione indie-pop. Voto 8
Giorgia - "La cura per me"
Torna l'onnipresente Blanco: una canzone che sì, parla di sentimenti, ma fa esplodere le doti vocali di Giorgia. Da primi(o) posti(o). Voto 9
Olly - "Balorda nostalgia"
Una ballata nostalgica che sa di mare e di porti, come la Genova di Olly. Di strada ne ha fatta. Voto 7
Simone Cristicchi - "Quando sarai piccola"
Una poesia dedicata a una mamma anziana a cui un figlio deve ripetere il proprio nome «mille volte, perché tanto te lo scorderai». Preparate i fazzoletti. Voto 7,5
Emis Killa - "Demoni"
La quota zarra è tutta sua. La domanda è: underdog come Lazza oppure in fondo alla classifica come Fred De Palma? Noi scommettiamo sulla seconda. Voto 5
Joan Thiele - "Eco"
Voce cool ma eterea, pop ma raffinata, contemporanea ma un po' psichedelica. In una parola: ricercata. Voto 7,5
Modà - "Non ti dimentico"
Francesco Silvestre in purezza ma meno Modà del solito. Almeno, non svenevole. Voto 6,5
Gaia - "Chiamo io chiami tu"
Un’altra che ambisce ad afferrare il testimone di Annalisa. Sa un po’ di laboratorio e provette. Voto 5,5
Bresh - "La tana del granchio"
«È una canzone "ubriaca"», dice lui. Come dargli torto: propone un cantautorato trap un po' straniante, ma vedremo il live. Voto 5,5
Francesca Michielin - "Fango in Paradiso"
La separazione da Fedez le fa bene, torna padrona della scena con eleganza studiata e un bel crescendo. Voto 7,5
Shablo feat. Guè, Joshua & Tormento - "La mia parola"
Una “street song”, la meno sanremese di tutte. Perché per quanto Sanremo lo si possa amare, a una certa hai anche voglia di dimenticarti dove sei. Voto 8,5