“Nosferatu”, il regista Robert Eggers si confronta con il classico di Werner Herzog
La pellicola non si discosterà dall’originale degli anni Venti, e neppure dal remake del ‘79 ad opera del maestro tedescoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dall’originale del 1922 di F.W. Murnau ad oggi, il geniale Robert Eggers è finalmente pronto a debuttare con la sua prossima esperienza da cardiopalma. Il rifacimento di “Nosferatu”, in arrivo nelle sale il 1 gennaio 2025, arriva dopo aver realizzato alcuni tra i migliori esempi di cinema ad alta tensione degli ultimi anni, aspettando il momento opportuno prima di misurarsi coi capostipiti del genere. Stando a quanto emerso da ultime informazioni, assisteremo al progetto più ambizioso della sua filmografia, capace di rivaleggiare con gli standard dei precedenti titoli e di miscelare in una sintesi efficace la tradizione alla ricerca espressiva.
Come potuto evincere dalla sinossi ufficiale, “Nosferatu” non si discosterà particolarmente dal classico degli anni venti, e neppure dal remake del ‘79 ad opera del maestro tedesco Werner Herzog. I dettagli principali della trama riportano quanto segue: «Nosferatu racconta una storia gotica di ossessione tra una giovane donna tormentata nella Germania del XIX secolo e l'antico vampiro transilvano che la perseguita, portando con sé un orrore indicibile». Ispirato in principio al capolavoro letterario “Dracula” di Bram Stoker, il “Nosferatu” di Eggers vanterà tra i suoi protagonisti le star cinematografiche Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe ed Emma Corrin; ma siamo soprattutto impazienti di scoprire che aspetto avrà il Conte Orlok interpretato da Bill Skarsgård, che nelle vesti dell’iconico vampiro promette un’immedesimazione ancora più agghiacciante di quella apprezzata nei due recenti “It”.
Proprio sul profilo dell’inquietante personaggio, il regista ha rilasciato a Total Film alcune interessanti considerazioni. Il suo obiettivo, afferma il regista, è stato quello di tornare a far percepire il vampiro come un soggetto spaventoso, distanziandolo dalla percezione positiva che il personaggio di Edward Cullen nella serie “Twilight” ha suscitato ultimamente tra gli spettatori: «Siamo arrivati fino a Edward Cullen, a mostrare vampiri che non fanno paura. Mi sono chiesto: come possiamo andare nella direzione completamente opposta? Un tempo i vampiri erano talmente spaventosi da spingere la gente a dissotterrare i cadaveri, tagliarli a pezzetti e dargli fuoco. Penso che meritiamo di nuovo un corpo spaventoso e puzzolente».
Sul legame con la tradizione, il director afferma di aver preferito non visionare le precedenti versioni della pellicola, per non farsi suggestionare nel processo creativo. Solo dopo aver girato buona parte delle riprese nel castello di Pernštejn, in Repubblica Ceca, ha scoperto che gli stessi luoghi appaiono anche nel precedente “Nosferatu” di Herzog. Stando infatti a quanto emerso in un’intervista per Empire, scopriamo che: «In realtà è stato usato come castello per il Nosferatu di Werner Herzog, ma io non ho guardato di proposito quel film, quindi non mi è mai venuto in mente. Siamo riusciti a usare il castello di Herzog senza usare il castello di Herzog, il che è stato fantastico».
Quanto invece alla ricerca della location per la dimora di Orlok, la scelta è ricaduta sul Castello di Hunedoara in Transilvania. Su questo, Eggers ha aggiunto: «Volevamo girare le scene ambientate in Transilvania nelle vere location, ma alla fine non era finanziariamente fattibile. Così abbiamo girato in parti diverse. La maggior parte della Transilvania che vedrete nel film è la Repubblica Ceca, ma i paesaggi più epici sono davvero la Transilvania, compreso il castello».
Oltre al trailer e ai poster ufficiali, le mosse di marketing per promuovere il film si sono spinte ben oltre le normali consuetudini: a quanto pare, il fondatore di Heretic Parfum, Douglas Little, ha ideato un profumo chiamato anch’esso “Nosferatu”, capace di riprodurre lo stesso odore del noto vampiro. In base al comunicato ufficiale, scopriamo che la fragranza è stata realizzata sulla base di un’accurata ricerca scientifica e rispettando la «comprensione del periodo storico». In vendita al prezzo di 125 dollari per un flacone da 30 ml, con inciso l’immancabile sigillo del Conte Orlok, l’articolo si rivela senza dubbio uno stratagemma bizzarro per ingannare l’attesa del film; e forse, i più appassionati non mancheranno di tenerlo in considerazione.